LinkedIn chiude la sua app di ricerca lavoro in Cina e licenzia 716 dipendenti per adattarsi alle mutate esigenze di mercato, tra cui la crescita rallentata dei ricavi e i cambiamenti nei comportamenti dei clienti.

LinkedIn annuncia la chiusura della sua applicazione per la ricerca di lavoro in Cina e il licenziamento di 716 dipendenti. L’amministratore delegato di LinkedIn, Ryan Roslansky, ha dichiarato che la decisione è dovuta alla necessità di adattare la strategia alle mutate esigenze di mercato in particolare dovute al rallentamento della crescita dei ricavi e ai cambiamenti nel comportamento dei clienti. La piattaforma ha infatti registrato livelli record di coinvolgimento e sta facendo progressi nella creazione di opportunità economiche per i membri e i clienti.

Sette anni fa, LinkedIn ha introdotto una versione del proprio servizio in Cina, ma ha dovuto affrontare numerose sfide nel gestire le operazioni nel Paese. Tuttavia, nel 2021, ha chiuso definitivamente la versione cinese per lanciare una nuova app di job board chiamata InCareer, destinata agli utenti cinesi. Nonostante abbia registrato un certo successo, a differenza della precedente soluzione, InCareer non includeva funzionalità di social network e ha trovato una concorrenza pesante e un contesto macroeconomico difficile.

LinkedIn sta ristrutturando la sua strategia in Cina per concentrarsi sul supporto alle aziende cinesi nell’assunzione e nella formazione di lavoratori di altri Paesi. Per far questo, taglierà i team di prodotto e ingegneria in Cina e ridurrà l’organico delle divisioni aziendali, commerciali e di marketing locali. Nonostante i licenziamenti di massa, l’azienda aprirà più di 250 posizioni in altre aree a partire dalla prossima settimana nei settori operazioni, new business e gestione degli account.

La decisione di LinkedIn fa parte di una serie di licenziamenti diffusi nel settore tecnologico negli ultimi mesi, tra cui Microsoft, Meta, Alphabet e Amazon che hanno licenziato decine di migliaia di lavoratori. La motivazione è spesso la necessità di rimodulare la strategia alle mutate esigenze del mercato e agli investimenti sempre più alti necessari per rimanere competitivi.

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