Per utilizzare DALL-E 2 non sarà più necessario visitare un sito web specifico. OpenAI ha rilasciato pubblicamente un framework beta che consente alle app e ad altri prodotti di utilizzare il generatore di arte artificiale. Questo include le descrizioni in linguaggio naturale che definiscono DALL-E e la moderazione per filtrare l’odio, il gore e simili contenuti estremi. 

Alcuni clienti stanno già utilizzando questa tecnologia. La nuova applicazione Designer di Microsoft utilizza DALL-E per creare immagini per i social media, i documenti e gli inviti. Lo strumento di intelligenza artificiale per le immagini è in arrivo su Bing ed Edge per aiutarvi a creare opere d’arte quando non riuscite a trovare ciò che vi serve. Cala, invece, è un “sistema operativo per la moda e lo stile di vita” che utilizza lo strumento per produrre nuovi design. Mixtiles può utilizzare il sistema per produrre opere d’arte da parete uniche nel loro genere.

OpenAI utilizza questo lancio per espandere ulteriormente il controllo sulla propria arte. L’azienda è più tranquilla nel cedere il controllo ora che la sua tecnologia riduce al minimo il rischio di violazioni delle norme sui contenuti. Qualunque cosa si costruisca, è ora possibile organizzarla in collezioni pubbliche e private. Se si realizzano molti lavori a tema spaziale, per esempio, non sarà necessario setacciare il resto della galleria per trovarli.

Il toolkit e l’aumento dei diritti non risolveranno la questione se l’arte generata dall’IA sia o meno presa in prestito o rubata. Anzi, potrebbero portare a un maggiore attrito, dato che DALL-E viene utilizzato in un numero maggiore di luoghi. Mentre aziende come Shutterstock stanno collaborando con OpenAI per vendere immagini generate dall’IA, altre stanno vietando la tecnologia per timore di controversie sul copyright. Potrebbe volerci un po’ di tempo prima che gli sviluppatori di app possano utilizzare offerte come DALL-E senza avere problemi etici o legali.

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