Rapidus, società giapponese produttrice di chip, ha reso noti i suoi piani per la produzione di chip avanzati con processo a 2 nm. 

Rapidus, produttore di chip sostenuto dal governo giapponese, ha annunciato che intende realizzare il prototipo di una linea di processo a 2 nm entro il 2025.

In questo modo, la società giapponese cercherebbe di recuperare terreno e di raggiungere il più grande produttore di chip a contratto del mondo, TSMC che, dal canto suo, sarebbe pronto ad avviare la produzione a rischio del suo processo a 2 nm di nuova generazione già nel 2024, con la produzione di massa che dovrebbe iniziare invece nel 2025. Allo stesso modo, anche Samsung si sta affrettando ad avviare la produzione della sua linea di processo a 2 nm entro lo stesso anno.

Purtroppo Rapidus ha annunciato solo la tempistica della sua linea prototipale. La produzione di massa del processo avanzato dovrebbe iniziare solo alla fine del 2025. Anche con questa tempistica, l’azienda giapponese non è troppo lontana dal gigante del settore, TSMC. A marzo, inoltre, l’azienda finalizzerà ufficialmente i piani relativi all’ubicazione del sito per la costruzione del prototipo; il sito sarà anche responsabile della produzione di massa che si avvierà in un secondo tempo.

Alcuni dei fattori chiave che influenzeranno questa decisione riguardano la disponibilità di risorse indispensabili in fase produttiva, ovvero la disponibilità di infrastrutture idriche ed elettriche stabili. Il sito dovrebbe anche essere in grado di “attrarre facilmente talenti nazionali e stranieri“, come ha dichiarato il presidente di Rapidus Atsuyoshi Koike. Questi ha dichiarato anche “puntiamo a produrre solo chip avanzati, stabilendo un modello di business ad alto margine“, ed ha aggiunto “vogliamo coinvolgere ingegneri provenienti da aree in cui diverse aziende sono specializzate, al fine di creare nuovo valore“, in riferimento agli investitori, come Sony, Toyota Motor ed altri che provengono da settori differenti.

Articolo precedenteMalware si finge Cortana per infettare i PC Windows
Articolo successivoGoogle Chrome, come ridurre l’utilizzo di memoria e CPU
Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.