La critica agli store di app e giochi sta crescendo in tutto il mondo perché i grandi fornitori hanno costruito un monopolio sulle loro piattaforme. L’attenzione è soprattutto su Apple, che è ancora più severa su iPhone di quanto lo sia Google su Android.
Negli Stati Uniti ora c’è stato qualche movimento perché l'”Open App Markets Act” è stato approvato dalla Commissione giudiziaria del Senato. Il prossimo passo è un voto al Senato degli Stati Uniti e poi alla Camera dei Rappresentanti prima che Joe Biden possa firmare. È ancora molto lontano dalla legislazione, ma le possibilità sono buone.
Nonostante la massiccia attività di lobbying da parte dei grandi attori, repubblicani e democratici tutti concordano sul fatto che le gigantesche compagnie tecnologiche hanno bisogno di una maggiore regolamentazione. E attualmente, ci sarebbe una regola che potrebbe danneggiare Apple.
Sono miliardi per Apple
Da una dimensione di 50 milioni di utenti (negli USA), i fornitori non possono tenere chiusi i loro store. In concreto, ciò significa che devono essere installate altre modalità di pagamento e la possibilità di installare app al di fuori degli store. L’ultima opzione si chiama sideloading e sta attualmente causando il panico di Apple. Lettere aperte e lobbisti pubblicizzano da mesi che questo è pericoloso per gli utenti e li danneggerebbe. Soprattutto, danneggerebbe le vendite di Apple se gli utenti acquistassero le loro app direttamente dagli sviluppatori perché perderebbero la commissione.
Apple guadagna molti soldi dalla quota delle vendite quando acquisti un’app o un gioco tramite l’App Store (questo vale anche per gli abbonamenti). Ed è proprio questa fonte di reddito (stiamo parlando di tanti miliardi) che ora è in pericolo. Vediamo come vanno le cose con l'”Open App Markets Act”, ora c’è dibattito e discussione e sono sicuro che Apple e Company continueranno a intraprendere azioni massicce contro questo. Se questo passaggio dovesse essere approvato negli Stati Uniti, allora iOS dovrebbe essere adattato e questo interesserebbe anche noi.
