Samsung ha ottenuto diversi brevetti per le batterie allo stato solido, tecnologia sulla quale lavora da tempo e per la quale è in competizione con Xiaomi.

Samsung Electro-Mechanics ha ottenuto 14 brevetti per le batterie allo stato solido, secondo l’Ufficio coreano per la proprietà intellettuale (KIPO). Questo ramo è già diventato un investimento per l’azienda che sta lavorando alla nuova tecnologia da circa un decennio, e molti brevetti sono già stati depositati da qualche anno.

Secondo quanto riportato, la scorsa settimana, Samsung Electro-Mechanics ha dichiarato in una riunione degli azionisti che “sulla base di questa tecnologia, stiamo preparando piccole batterie o parti interamente a stato solido per l’energia verde” ed il presidente di Samsung Electro-Mechanics ha anche lasciato intendere che l’azienda si prepara per condividere un nuovo prototipo.

Vale la pena notare che Samsung SDI, un’affiliata del gruppo Samsung, ha ancora più brevetti in Corea relativi alle batterie allo stato solido. L’azienda ha richiesto 49 brevetti relativi a caratteristiche, metodi di produzione e struttura delle batterie allo stato solido.

Con una lunga storia di ricerca sulle batterie a stato solido, Samsung è vicina ad avere un prodotto di consumo. Questo è un grande progresso perché questa tecnologia è molto più sicura, in quanto non è soggetta a prendere fuoco o esplodere se perforata, oltre a poter immagazzinare più energia.

Ricordiamo che recentemente Xiaomi ha svelato la sua tecnologia delle batteria allo stato solido ed ha affermato di avere un nuovo prototipo di dispositivo alimentato da una batteria a stato solido che ha un aumento della capacità del 33% rispetto alle batterie agli ioni di litio standard ed è del 20% più efficiente dal punto di vista energetico a temperature basse. Tuttavia, la società ha condiviso questi dettagli solo su carta anziché mostrare un prodotto funzionante.

Si prospetta dunque una “sfida” sul debutto della tecnologia fra Samsung e Xiaomi. Non ci resta che attendere i prossimi sviluppi. 

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Carolina Napolano
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