La patch di sicurezza Samsung di maggio 2024 è in arrivo, con correzioni per 45 vulnerabilità, tra cui 3 critiche e 26 elevate. I dispositivi Galaxy di fascia alta riceveranno l’aggiornamento per primi.
Samsung ha confermato i dettagli della sua imminente patch di sicurezza di maggio 2024, destinata a migliorare la sicurezza di milioni di smartphone e tablet Samsung Galaxy. I dispositivi di fascia alta saranno i primi a ricevere questo aggiornamento essenziale nelle prossime settimane, seguiti da altri modelli idonei. La patch di sicurezza maggio 2024 mira a rafforzare la protezione contro una serie di vulnerabilità di sicurezza identificate nelle versioni precedenti del software.
Secondo il bollettino di sicurezza rilasciato da Samsung, l’aggiornamento include correzioni per 45 vulnerabilità di sicurezza. Di queste, 33 correzioni provengono da Google e si applicano a tutti i dispositivi che operano con il sistema Android. Tra queste, tre sono state classificate come critiche, per il loro potenziale impatto elevato sui dispositivi, mentre altre 26 presentano un livello di gravità elevato. Inoltre, una vulnerabilità è stata etichettata come di gravità “moderata”, e due correzioni sono per bug non applicabili ai dispositivi Galaxy. Importante è anche una correzione che riguarda un bug già trattato da Samsung nel precedente aggiornamento di sicurezza.
Per coloro interessati a ulteriori dettagli sulle correzioni specifiche di Google, è consigliabile visitare le risorse ufficiali disponibili online.
In aggiunta, l’aggiornamento di maggio risolve dodici vulnerabilità specifiche dei dispositivi Samsung Galaxy. Una di queste è stata riconosciuta di gravità “elevata”, mentre le restanti undici sono state definite “moderate”. Tra i problemi affrontati, alcuni permettevano a utenti malintenzionati di bypassare il processo di attivazione del telefono. Altri bug consentivano l’accesso non autorizzato alla cartella protetta senza adeguata autenticazione, oppure permettevano agli aggressori di accedere a informazioni sensibili all’interno delle app. Inoltre alcuni bug consentivano di scattare foto senza i dovuti privilegi, o addirittura di riavviare il telefono e causare la corruzione della memoria.
