Dopo la morte di un autista provocata presumibilmente dall’attacco di due cani Amazon avrebbe inviato messaggi agli autisti con consigli considerati inopportuni.

Dopo la morte di un autista di Amazon nel Missouri dovuto secondo le prime indiscrezioni all’attacco di due cani, alcuni lavoratori accusano l’azienda di aver ricevuto un messaggio inopportuno alla luce dell’incidente. Vice News ha riferito che alcuni autisti hanno ricevuto un messaggio di “sensibilizzazione sui cani” in seguito all’incidente. L’avviso si riferisce ai cani come “i nostri clienti a quattro zampe” e “Fido“, apparentemente sminuendo il pericolo che alcuni cani possono rappresentare per gli addetti alle consegne.

Vogliamo assicurarci che non siate sorpresi dai nostri clienti a quattro zampe quando siete in viaggio, quindi assicuratevi di controllare l’app Amazon Delivery per trovare l’icona dell’impronta della zampa nelle ‘Note di consegna’ che indica che dovete ‘essere consapevoli della presenza di un cane in questa fermata’”, si legge nel messaggio. “Se sappiamo che Fido è nelle vicinanze, aggiungeremo l’impronta della zampa per avvertirvi. Come sempre, contattate il cliente per aiutarvi con l’animale, oppure ‘Assistenza autista’ nell’App di consegna se non riuscite a raggiungere il cliente“.

L’azienda si è detta profondamente addolorata per la morte di un membro della “famiglia Amazon”. Intanto la morte di uno dei colleghi a causa di un probabile attacco di un cane è diventato uno degli argomenti di conversazione piĂ¹ popolari tra i gruppi di autisti tanto che pare stia girando l’invito a scioperare il 31 ottobre. “La risposta di Amazon è stata a dir poco insultante“, afferma uno dei partecipanti alle conversazioni.

Amazon è spesso sotto accusa per le condizioni di lavoro dei dipendenti, per i contratti, gli orari di lavoro ed evidentemente anche la comunicazione con i dipendenti non è quel che si puĂ² definire il suo punto forte.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.