Le vendite di PC sono in crisi. In Europa occidentale sono diminuiti del 22% rispetto all’anno scorso. Si tratta di una sottoperformance storica che va vista nel contesto del boom delle vendite negli anni 2020 e 2021. La colpa è anche dell’inflazione.
Il 2022 è un anno abissale per il mercato dei PC. Secondo Canalys, in Europa occidentale i computer non sono mai stati venduti così male. Le ragioni di questo declino storico sono molteplici. Sono soprattutto i computer portatili a risentire di questa crisi, con solo 10,4 milioni di unità vendute nel terzo trimestre.
Se facciamo un confronto con lo stesso periodo del 2021, notiamo un calo delle vendite del 22%. È una cosa enorme. Lo stesso vale per gli altri trimestri: il primo trimestre ha registrato un calo del 3%, mentre il secondo trimestre mostra un calo del 18%, sempre rispetto al 2021.
I laptop vendono meno che nel 2021
Questa sottoperformance è dovuta principalmente ai computer portatili. Le vendite di PC desktop sono riuscite a salvare il mobile con un calo di solo il 6%. Ciò è dovuto al mondo degli affari, che è sempre pronto a rinnovare regolarmente le proprie attrezzature. I tablet, che pure hanno registrato una ripresa durante la pandemia, hanno visto le loro vendite calare del 13%.
Diversi fattori possono spiegare questo fenomeno. Il ritorno alla “vita normale”, innanzitutto. Con una minore necessità di telelavoro, i consumatori sono meno propensi ad acquistare nuovi prodotti. In secondo luogo, l’inflazione penalizza il mercato. Perché comprare un PC nuovo di zecca quando si riesce a malapena ad arrivare a fine mese? Lo stesso vale per le aziende, che stanno riducendo drasticamente i costi energetici.
Canalys spiega anche che i PC a basso costo, un tempo i più venduti, sono ora duramente colpiti dalla crisi economica. Le famiglie a basso reddito non comprano più, perché hanno altre priorità. Il quarto trimestre, spesso sinonimo di grandi vendite con il Natale e il Black Friday, non rischia di salvare un anno catastrofico.
Dopo due anni positivi, i produttori si aspettano ora un calo delle vendite per qualche tempo, mentre il mercato si stabilizza. Non dobbiamo quindi aspettarci un anno pazzesco nel 2023.