Apple e Meta multate per violazione del DMA non subiranno sanzioni immediate dopo il 26 giugno. L’UE valuterà le modifiche implementate prima di procedere.

Ad aprile, sia Apple che Meta hanno ricevuto pesanti sanzioni nell’Unione Europea per non aver rispettato gli obblighi imposti dal Digital Markets Act (DMA). La legislazione, pensata per regolamentare i giganti tecnologici e promuovere una concorrenza equa all’interno della regione, si concentra principalmente sulle aziende designate come “gatekeeper”. Apple è stata colpita da una multa di 500 milioni di euro, mentre a Meta è stata comminata una sanzione di 200 milioni di euro. Alle due aziende erano stati concessi 60 giorni di tempo per adeguarsi alle normative, un termine che scade il 26 giugno, ma la Commissione Europea ha chiarito che non verranno applicate sanzioni immediate una volta superata questa scadenza. Invece, l’UE condurrà un’analisi preliminare approfondita prima di prendere qualsiasi decisione ulteriore riguardo a possibili nuove sanzioni.

Secondo il DMA, l’UE ha la facoltà di imporre sanzioni periodiche che possono arrivare fino al 5% del fatturato globale medio giornaliero di un’azienda per ogni giorno di mancata conformità. Nonostante ciò, esiste la possibilità che né Apple né Meta vengano multate ulteriormente. Entrambe le aziende, infatti, sostengono di aver già implementato le modifiche necessarie per allinearsi ai requisiti del DMA.

Nel caso di Apple, l’azienda ha revisionato i termini del suo App Store. Ora, agli sviluppatori è concesso indirizzare gli utenti verso sistemi di pagamento esterni, sebbene con l’applicazione di nuove tariffe. Per quanto riguarda Meta, le modifiche hanno riguardato il suo piano di abbonamento: gli utenti che rifiutano gli annunci personalizzati continuano comunque a essere tracciati, anche se con un “quantitativo minore di dati personali”. È importante sottolineare che il DMA impone a Meta di ottenere un consenso esplicito dagli utenti prima di combinare i dati tra i suoi diversi servizi (come Facebook, Instagram e WhatsApp).

Naturalmente, spetta ora alla Commissione europea decidere se le modifiche implementate da Apple e Meta siano effettivamente in linea con gli obiettivi del DMA. La storia di Apple, in particolare, è costellata di episodi in cui l’azienda ha notoriamente cercato di fare il minimo indispensabile per conformarsi alle normative. Spesso, Apple adotta cambiamenti sufficienti per poter dichiarare di aver agito, ma tali modifiche non sempre soddisfano appieno le autorità di regolamentazione, che le ritengono insufficienti rispetto allo spirito della legge. Questo precedente suggerisce che il dialogo tra le aziende e la Commissione potrebbe essere ancora lungo e complesso.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.

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