Google Foto: una funzione attesa dai tempi della sua introduzione nel 2022 mira a rendere più sicura la conservazione di foto sensibili, ma la prudenza rimane la parola d’ordine.

La novità era nell’aria da tempo, ma ora è ufficiale: Google Foto ha ampliato le funzionalità della sua cartella protetta introducendo il backup su cloud. Una mossa che risponde alle esigenze di chi temeva di perdere le proprie foto sensibili a causa di un reset inaspettato del dispositivo o della cancellazione dei dati dell’app.

Introdotto nel 2022, lo spazio della cartella protetta ha offerto agli utenti un angolo protetto all’interno di Google Foto, dove conservare le immagini sensibili lontane da sguardi indiscreti e prevenire condivisioni involontarie. Tuttavia, questa riservatezza era garantita a costo di una funzionalità offline, con il chiaro rischio di perdita di dati.

Ad oggi, la situazione cambia. Grazie alle informazioni condivise da 9to5Google, sappiamo che la funzione di backup su cloud è finalmente in distribuzione. Un’innovazione che molti vedevano come inevitabile e che ora permette di conservare le immagini sensibili non solo sul dispositivo, ma anche su un server esterno.

Questa novità si presenta agli utenti sotto forma di una richiesta opt-in all’interno dell’app. Ciò significa che l’attivazione del backup è una scelta, non un’imposizione. Coloro che temono per la loro privacy possono semplicemente declinare l’offerta. È una tutela in più per coloro che, pur apprezzando la novità, vogliono ponderare bene la decisione di affidare le proprie foto al cloud.

Il meccanismo di sicurezza della cartella non cambia. Le immagini conservate al suo interno rimangono invisibili nella timeline principale di Google Foto e non sono condivisibili attraverso altre app. Sul sito desktop, l’accesso alla cartella è protetto dalle credenziali dell’account Google, garantendo un ulteriore livello di protezione.

Il backup è opt-in per ogni dispositivo. Questo significa che se si caricano foto nella cartella protetta da un dispositivo su cui non si è attivata la funzione di backup, tali foto rimarranno strettamente legate a quel dispositivo.

La notizia della possibilità di backup era trapelata già a febbraio, ma solo recentemente Google ha confermato ufficialmente la sua introduzione. Tuttavia, come sempre avviene in questi casi, il rollout sarà graduale. Non tutti gli utenti vedranno immediatamente l’opzione, ma è solo questione di tempo.

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Carolina Napolano
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