Trapela la roadmap della futura serie Google Pixel 12: nomi curiosi come Silverback e Sasquatch per i modelli Pro, XL e Fold previsti per il 2027.
La roadmap tecnologica di Google si proietta su un orizzonte temporale che supera di gran lunga le attese del mercato attuale. Le prime indiscrezioni tracciano una visione precisa e anticipata di ciò che attende il mondo smartphone oltre le prossime generazioni. Sono trapelati i nomi in codice della famiglia Google Pixel 12, la cui uscita è fissata per il 2027, e con essi emerge una chiara visione della filosofia di prodotto che l’azienda intende perseguire. I dettagli, diffusi dal canale Telegram Mystic Leaks, rappresentano più di semplici curiosità; essi costituiscono la prima decodifica della strategia a lungo termine del colosso di Mountain View, dove nulla appare lasciato al caso.
L’evoluzione dei nomi in codice per la gamma Pixel segue da sempre un percorso tematico preciso. Ogni serie ha esplorato un diverso regno animale, una scelta che ha conferito a ogni generazione una sua impronta riconoscibile. La narrazione è partita con gli uccelli per i Pixel 6, è passata ai felini con i Pixel 7, ha proseguito con i canidi per i Pixel 8 e si è avventurata tra i rettili con i Pixel 9. Le previsioni indicano un futuro prossimo con i cavalli per i Pixel 10 e gli orsi per i Pixel 11. Con la dodicesima serie, Google compie un balzo verso il mondo dei primati, una scelta che apre a nuove e suggestive interpretazioni simboliche.
I nomi individuati per la line-up del 2027 sono quattro e corrispondono a una struttura di gamma ben definita. Il modello Pixel 12 è associato al nome “Galago”, un primate notturno e agile. Per il Pixel 12 Pro la scelta cade su “Sasquatch”, figura mitologica che evoca potenza e mistero. Il Pixel 12 Pro XL riceve l’appellativo di “Silverback”, un riferimento diretto alla forza e alla maestosità del gorilla maschio dominante. Infine, lo smartphone pieghevole, Pixel 12 Pro Fold, porta il nome “Capuchin”, che suggerisce intelligenza e versatilità. La coerenza tra il nome e il presunto carattere del dispositivo appare evidente.
La fuga di notizie conferma soprattutto la stabilità dell’architettura di prodotto di Google. L’offerta per il 2027 si articola su un modello base, due varianti Pro di dimensioni diverse per coprire la fascia alta del mercato e un modello Fold per il segmento dei foldable di lusso. Lo schema, già consolidato, dimostra la volontà di Google di presidiare il mercato con una proposta chiara e diversificata, capace di rispondere a differenti esigenze di utilizzo e di spesa. Sebbene i nomi e le configurazioni finali possano subire modifiche nel corso dei prossimi anni, queste anticipazioni forniscono un’indicazione solida e concreta sulla direzione che Google intende percorrere nel suo viaggio verso l’innovazione tecnologica.