Anche se spesso si è portati a credere che gli YouTuber siano seguiti soprattutto dai giovanissimi, dall’indagine di in-Sane Management emerge come il 56,9% del loro pubblico sia composto da persone tra i 25 e i 44 anni d’età, quindi, per la maggior parte dalla Millenial Generation.  

Gli YouTuber non rappresentano solo una delle più importanti forme d’intrattenimento e d’informazione per i più giovani, ma anche e soprattutto per gli adulti tra i 25 e i 44 anni, che rappresentano ben il 56,9% del loro pubblico. Ė questo ciò che emerge da una ricerca svolta da in-Sane Management che rivela come la platea degli YouTuber non solo sia sempre più ampia, ma interessi trasversalmente tutte le fasce di età, per quanto siano i Millennial a fare la parte del leone. Il restante pubblico, infatti, è costituito per il 23,3% dai 18-24enni, seguiti dai 45-54enni con il 10,4% e, infine, vengono i 13-17enni con il 3,7%, i 55-64enni con il 3,2% e gli over 65 con il 2,4%.  

L’indagine, che si riferisce al periodo che va dal 8 Dicembre 2020 al 27 Dicembre 2021 e ha coinvolto tutti i 110 talent attualmente gestiti da in-Sane Management, mette, inoltre, in evidenza come questo canale non sia prediletto da un solo genere. Il pubblico maschile, infatti, rappresenta il 59,7% e quello femminile, benché in minoranza, vale comunque il 40,3%. Questo risultato rispecchia anche l’ampliamento dei contenuti progressivamente proposti dagli YouTuber che, pur essendo partiti in molti casi dal mondo del gaming, hanno iniziato sempre più a trattare diversi tipi di tematiche in grado di catalizzare l’interesse di un pubblico più vasto. Oltre a ciò, l’universo degli YouTuber comprende oggi canali specializzati negli argomenti più vari, in grado di attirare una platea trasversale per genere e molto eterogenea.  

“Sebbene il risultato della nostra indagine possa risultare sorprendente per molti, gli addetti ai lavori sono consapevoli già da alcuni anni di come il pubblico degli YouTuber, oltre che numericamente importante, sia costituito in buona parte da adulti nati tra l’inizio degli anni ’80 e la fine degli anni ‘90. Sto parlando dei cosiddetti Millennial che, infatti, in molti casi prima di acquistare un prodotto, preferiscono trovare riscontri in un video nel quale sia stato provato o dove venga almeno mostrato e spiegato”, ha dichiarato Alberto Martinelli, Executive Director di in-Sane Management!, che ha proseguito: “Si tratta di una generazione di persone costantemente connesse, che guardano sempre meno la TV, particolarmente esigenti, con un buon potere d’acquisto e che oggi non si può pensare di raggiungere efficacemente senza aver valutato il panorama degli influencer”.

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