La saga dell’acquisto di Twitter da parte del miliardario Elon Musk continua, ma sembra che la trama non abbia ancora un esito certo e da un momento all’altro possiamo rimanere sorpresi dai colpi di scena del caso. Nonostante sia stato citato in giudizio dagli azionisti della società per presunta manipolazione delle azioni, il CEO di Tesla continua a speculare sui suoi piani per la piattaforma.

Giovedì scorso 16 giugno, Musk ha parlato con i dipendenti di Twitter, rafforzando la sua posizione liberale riguardo ai post pubblicati dalla comunità di utenti. Per il dirigente, i suoi progetti si concentrano sull’estensione del profitto della rete attraverso il capitale chiuso e incentivi ai dipendenti.

Oltre a dare priorità ai guadagni dell’azienda, Musk ha anche rivelato ai giornalisti del New York Times, popolare quotidiano americano, che intende cambiare il formato delle pubblicazioni nell’applicazione, avvicinandosi al concetto adottato da TikTok, un’applicazione che, nel punto di vista del miliardario, riesce ad affascinare le persone per non visualizzare contenuti “noiosi”.

In questo senso, Elon ha ripreso con la sua posizione che incoraggia la pluralità delle idee, ribadendo che “dobbiamo permettere alle persone di dire quello che vogliono”, dispensando dalla moderazione esacerbata dei contenuti, una politica che deve governare la gestione del miliardario se il il processo di acquisizione è infatti concluso.

Come di consueto per i discorsi di Elon Musk, l’imprenditore non si è limitato a commentare solo la libertà di parola sulla piattaforma e ha concluso dicendo che “gli utenti dovrebbero essere in grado di dire cose oltraggiose”, senza però rivelare quali argomenti e temi “politicamente scorretti” saranno i benvenuti nella community.

Queste affermazioni corroborano precedenti affermazioni secondo cui gli account banditi dalla piattaforma – come ad esempio il profilo dell’ex presidente Donald Trump – possono essere sbloccati anche dopo che il supporto di Twitter ha riscontrato violazioni dei termini d’uso del social network.

Twitter dovrebbe accettare tutti i tipi di “libertà di parola” o non dovrebbe essere tutto condiviso? Raccontacelo nei commenti!

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