Mobvoi presenta il suo TicWatch di nuova generazione alimentato da uno Snapdragon W5+ Gen 1. 

I chip Qualcomm per la piattaforma Wear OS non sono stati all’altezza dei suoi SoC per smartphone. Sono tra i motivi principali per cui molti smartwatch Wear OS hanno avuto problemi di prestazioni e di durata della batteria. Il chipmaker di San Diego spera di cambiare le cose con i suoi prossimi Snapdragon W5 Plus Gen 1 e W5 Gen 1, che promettono una durata della batteria migliore del 50%. Sulla scia dell’annuncio del SoC, Mobvoi ha presentato il suo “smartwatch più potente” fino ad oggi, alimentato dal chip W5+ Gen 1.

Questa variante dell’ultimo chip indossabile di Qualcomm è dotata di un co-processore a basso consumo con un core dedicato all’apprendimento automatico per misurare la frequenza cardiaca, la SpO2, l’ECG, il rilevamento delle cadute, il rilevamento delle parole chiave e altro ancora. Non utilizzando il processore principale, il chip può ridurre il consumo energetico del 30-60% nella maggior parte dei casi. Mobvoi afferma che il suo prossimo smartwatch offrirà “una maggiore durata della batteria con una singola carica” e sarà anche lo “smartwatch più potente della serie fino ad oggi”.

L’immagine teaser di Mobvoi indica che il suo smartwatch di prossima generazione, il cui lancio è previsto nei “prossimi mesi”, farà parte della serie TicWatch Pro. L’ultimo modello di TicWatch Pro è attualmente considerato uno dei migliori smartwatch Android. Una precedente fuga di notizie suggerisce che il prossimo TicWatch sarà un modello di punta che offrirà una maggiore durata della batteria, l’NFC, un design premium migliorato e il rilevamento AFiB.

L’Exynos W920 che equipaggia la serie Galaxy Watch 4 è attualmente il miglior chip Wear OS sul mercato. Tuttavia, Samsung mantiene questo SoC in esclusiva per i suoi dispositivi indossabili. Altri OEM di smartwatch Wear OS hanno utilizzato la piattaforma Wear 4100 di Qualcomm, presentata per la prima volta nel 2020 e che offre un aumento delle prestazioni dell’85% rispetto al suo predecessore. Nonostante l’aumento delle prestazioni e dell’efficienza, il chip non è ancora abbastanza efficiente dal punto di vista energetico da garantire che anche lo smartwatch Wear OS di fascia più alta possa durare più di un giorno con una sola carica e con l’Always-On Display attivato.

È interessante notare che, mentre gli smartwatch Wear OS 3 di prossima generazione potrebbero essere dotati di un nuovissimo chip a 4 nm, Google avrebbe intenzione di utilizzare il SoC Exynos 9110 di quattro anni fa, abbinato a un co-processore sul Pixel Watch. L’approccio di Google avrà probabilmente un impatto negativo sulle prestazioni e sulla durata della batteria, ma l’esatto impatto sarà noto solo dopo il lancio dell’orologio.

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