Il caro energia si farà sentire sui nostri portafogli visto che sono previsti significativi rincari per i mesi a venire, sia per quanto riguarda l’energia elettrica sia per quanto riguarda il gas. Il salasso è inevitabile e si stima un aumento medio della spesa del 55% per l’elettricità e del 48% per il gas, nel primo trimestre 2022. Perché quindi non cogliere l’occasione e dotarsi di uno dei tanti termostati intelligenti, che ci permetta di ottimizzare i consumi?

Sia chiaro, non c’è tecnologia che tenga che ci possa evitare di sborsare di più, ma con una spesa ragionevole potremo abbassare un po’ la bolletta, ripagandoci del dispositivo in tempi relativamente brevi, un anno o due. 

Perché i termostati intelligenti?

I termostati smart si sostituiscono a quelli della nostra caldaia così da poterli controllare via app, anche da remoto, quando ci troviamo fuori casa. Una funzione comodissima, sicuramente, soprattutto per quelli installati nelle seconde case, ma che c’entra con il risparmio? Il fatto è che i termostati intelligenti permettono di gestire in maniera più efficace le temperature, abbassandole non appena ci allontaniamo di casa e alzandole poco prima del nostro rientro. Non solo: alcuni modelli verificano le condizioni meteo, così da adeguarsi alla temperatura esterna, contribuendo a ottimizzare il consumo di gas. Quando si apre una finestra, interrompono automaticamente l’erogazione per evitare sprechi (il calore generato andrebbe sostanzialmente sprecato). E, infine, offrono una serie di statistiche di utilizzo, dalle quali poi derivano una serie di suggerimenti su come consumare un po’ meno.

Se associate a delle valvole termostatiche, poi, permettono di selezionare la temperatura ideale in ogni stanza, così da evitare di avere alcuni vani a temperature normali e altri che sembrano riprodurre il clima equatoriale, come spesso accade con le abitazioni su più piani. Il risparmio non è limitato al gas e solitamente questi termostati possono integrarsi con pompe di calore o stufe a pellet.

NETATMO

Analizzare tutti i dispositivi disponibili richiederebbe troppo tempo, quindi abbiamo deciso di limitarci ai modelli più evoluti e compatibili, quelli che a nostro avviso sono i migliori. Fra i più interessanti sicuramente c’è il termostato prodotto da NETATMO, una piccola e stilosa scatoletta il cui design è stato curato da STARCK. Un oggetto di plastica bianca con un inserto colorato (la confezione include quattro cartoncini di differenti colori) dotato di display e-ink, come quello degli ebook reader tipo il Kindle, che ha il vantaggio di consumare pochissima batteria. Le batterie incluse nella confezione garantiscono il funzionamento per due o tre anni. Non dobbiamo preoccuparci di rimanere improvvisamente al freddo, dal momento che l’app ci avviserà con largo anticipo (parliamo di mesi) della necessità di sostituirle.

La compatibilità è notevole e sono supportati moltissimi modelli di caldaia a gas, a pellet e pompe di calore. Sul sito NETATMO, è disponibile uno strumento per verificare che funzioni con il nostro impianto. L’installazione è banale, in particolare con i termostati dotati di due soli cavi: basta smontare con un cacciavite il precedente termostato, smontare i due fili, collegarli ai contatti presenti all’interno del NETATMO e chiudere il tutto. Nella peggiore delle ipotesi, sarà necessario un trapano se i fori del precedente modello non collimano con la placca. Una volta connesso, bisognerà collegare il relè a una presa di corrente.

Questo relè comunica con il termostato tramite il protocollo wireless a bassissimo consumo Zigbee (quello usato da Philips Hue e altri dispositivi IoT). Il relè si occuperà  poi di comunicare tramite WiFi con il router di casa. La procedura guidata si completa in pochi minuti e a questo punto la nostra caldaia sarà diventata “smart”. Potremo controllarla dallo smartphone, sia in casa sia in remoto. Potremo anche alzare e abbassare la temperatura al volo quando necessario: dopo averla variata, il termostato tornerà alla programmazione predefinita nell’arco di due ore. Sono supportati anche Alexa e Google Home per i comandi vocali, se utilizziamo gli smart speaker.  

In alternativa, possiamo usare la voce con un telefono Android sul quale è installato Google Home, o su uno smartwatch. Dire all’orologio smart “ho freddo/caldo” e sentire subito “reagire” la nostra caldaia non ha prezzo. NETATMO non è un semplice termostato, ma è un vero ecosistema: possiamo aggiungere valvole termostatiche ai termosifoni delle varie stanze per gestire temperature differenti in ciascuna di esse, collegarlo alla stazione meteorologica della stessa marca per previsioni meteo più precise e anche integrarlo con le telecamere intelligenti da interni o esterni, sempre di NETATMO, che verificheranno la presenza di persone  in casa e adegueranno automaticamente le temperature di conseguenza. La chicca? Se siamo lontani da casa, possiamo indicare l’ora prevista di ritorno e il termostato ci farà trovare la casa alla temperatura giusta, minimizzando gli sprechi grazie a degli speciali algoritmi. Il prezzo? Attorno ai 180 euro.

Nest: la soluzione di Google

Nest è l’azienda che ha realizzato il primo sensore antifumo intelligente, e poco dopo è stata acquisita da Google per più di tre miliardi di dollari, non male! Al primo sensore si sono presto affiancati altri dispositivi, fra cui il termostato. Bellissimo da vedere, è disponibile in quattro colori. Una fogliolina verde apparirà sul display quando stiamo adottando comportamenti utili per risparmiare energia. Anche in questo caso l’app è semplice da usare e offre numerose statistiche, oltre a permettere di gestire comodamente la programmazione.

Al contrario del modello di NETATMO, Nest adotta un display LED a colori che offre svariate informazioni, incluso il riepilogo e la cronologia dei consumi, e permette anche di gestire alcune opzioni senza dover passare dallo smartphone. Il software che lo controlla è molto evoluto e si adatta alle abitudini di chi vive nell’appartamento, garantendo comfort ma allo stesso tempo limitando il più possibile i consumi energetici. Non è però al livello di quello offerto da NETATMO: se cambiamo la temperatura, dovremo ricordarci di annullare a un certo punto l’operazione, dato che non tornerà automaticamente alla programmazione dopo qualche ora. L’installazione del dispositivo, poi, non è alla portata di tutti e richiede l’intervento di un tecnico, ma c’è il vantaggio che non saranno necessarie batterie, dato che si alimenta dalla rete elettrica. Supporta i comandi vocali, lo produce Google, del resto. Il prezzo è un po’ elevato: 249 euro.

La soluzione di Tado

Il termostato proposto da Tado è molto simile a quello di NETATMO in quanto a funzionalità e a filosofia. Il display è a matrice LED, molto discreto, ed è alimentato a batteria. Supporta, come gli altri dispositivi illustrati in questo articolo, ogni impianto di riscaldamento ed è possibile abbinarlo alle valvole termostatiche dello stesso produttore. La procedura di installazione è alla portata di tutti, come nel caso di NETATMO: basta togliere due viti e collegare due fili, senza bisogno di saldature, tutto a incastro. Anche Tado verifica le condizioni meteo per meglio regolare il suo funzionamento e supporta i comandi vocali.

L’ecosistema è però limitato alle sole valvole per i termosifoni e a sensori di temperatura aggiuntivi. Il costo del kit base, senza valvole termostatiche, è a metà fra i modelli di Google e NETATMO: costa 219 euro, ma sul sito è possibile acquistare delle versioni ricondizionate. Rimane la garanzia, naturalmente: in questo caso risulta il più economico del lotto, ma solo di una decina di euro.

E anche per i condomini

Chi abita in un condominio solitamente si affida all’impianto centralizzato del palazzo. In questo caso, i termostati sono inutili, ma è sempre possibile sostituire le valvole termostatiche dei termosifoni (da tempo obbligatorie) con quelle smart, controllabili da remoto tramite lo smartphone. Fra le migliori troviamo quelle di NETATMO e di Tado. Chi ha un router FRITZ!Box può montare le valvole FRITZ!Dect 300, basate sul protocollo DECT. In Italia non sono ufficialmente disponibili, ma è possibile acquistarle da e-commerce tedeschi: funzioneranno senza problemi.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.