Il “Pro più potente” di Microsoft sta per essere sostituito da un tablet Windows 2-in-1 di nona generazione (proprio come da programma) e se non riuscite ad aspettare qualche settimana in più per scoprire quali sorprese e quali aggiornamenti ha in serbo il Surface Pro 9, Roland Quandt vi ha coperto. In un nuovo rapporto di WinFuture, il leaker, quasi sempre affidabile e ben informato, ha rivelato una serie di dettagli sulla prossima grande alternativa di Microsoft all’iPad Pro/MacBook Air e anche se non c’è ovviamente modo di essere sicuri che queste informazioni siano confermate, tutto sembra certamente plausibile e (quasi) del tutto privo di sorprese.

Mentre la maggior parte dei power user e dei fan di lunga data del Surface potrebbero pensare che il già vociferato passaggio del Pro 9 ai processori Intel “Alder Lake” di 12a generazione sia il cambiamento più importante rispetto al Pro 8 basato su Tiger Lake di 11a generazione dello scorso anno, la rivelazione di oggi ci rende tutto più eccitate. Rispetto ad alcuni dei migliori tablet Android in circolazione, disponibili in un assortimento di colorazioni attraenti, il Surface Pro 8 è disponibile solo in due noiose tonalità di platino e nero. Ma una sorta di “prova” sembra indicare che per il Surface Pro 9, ormai prossimo, sia in preparazione con ben quattro varianti di colore.

Mentre le già note tonalità nere e platino non andranno da nessuna parte, Microsoft potrebbe anche lavorare a una variante “Forest”, vagamente descritta come una “specie di verde” e a un interessante modello “Sapphire”, probabilmente un “blu più o meno intenso”. Resta da vedere, naturalmente, se la disponibilità di queste due opzioni di colore aggiuntive sarà limitata in qualche modo a determinate regioni o configurazioni e se Microsoft riuscirà a rilasciare tutte e quattro le versioni nello stesso momento, poco dopo un evento di annuncio del prodotto che dovrebbe svolgersi l’11 ottobre o intorno a tale data.

Proprio come il suo predecessore 2021, il Pro 9 potrebbe non essere disponibile in una variante economica con Intel Core i3, ma potrebbe partire da un prezzo piuttosto stravagante di 1.300 euro in Europa, con una potenza di elaborazione Core i5 e una memoria di archiviazione da 256 GB abbinata a 8 GB di RAM. Questo prezzo è praticamente garantito a 1.299 dollari negli Stati Uniti, ma prima di farsi prendere dal panico, sarebbe saggio aspettare e vedere se Microsoft rilascerà una configurazione di fascia leggermente inferiore con 128 GB di memoria a un prezzo leggermente più ragionevole di 1.199 dollari.

Il chip Intel Core i5, tra l’altro, dovrebbe fornire circa il 20% di potenza in più rispetto a un processore analogo che si trova sotto il cofano del Surface Pro 8. Se volete tutti i dettagli, il Surface Pro 9 dovrebbe montare processori Core i5-1235U e Core i7-1185G7 composti da due core ad alte prestazioni e otto core ad alta efficienza energetica ciascuno. Sfortunatamente, la nuova bestia i7 di 12a generazione potrebbe migliorare la potenza del suo predecessore solo “fino al 12%”, il che non sembra esattamente un miglioramento rivoluzionario.

Nel frattempo, è improbabile che il display “PixelSense” da 13,5 pollici riceva un qualsiasi tipo di aggiornamento, mantenendo la risoluzione dello scorso anno di 2880 x 1920 pixel e il supporto della frequenza di aggiornamento di 120 Hz, comunque piacevole. Non ci sono ancora informazioni sulla durata della batteria o sui miglioramenti della fotocamera, il che non significa necessariamente che non ci saranno, mentre il numero di memoria potrebbe curiosamente fermarsi a 16 GB, rispetto al tetto di 32 GB del Pro 8.

Infine, ma non certo per importanza, si vocifera che il Surface Pro 9 prenderà in prestito l’architettura basata su ARM dalla famiglia Surface Pro X, che potrebbe quindi estinguersi per versioni alimentate da SQ3 con connettività 5G integrata e prezzi sconosciuti. In altre parole, c’è ancora un po’ di mistero e intrigo intorno al prossimo “Pro più potente” di Microsoft.

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