I ricercatori della Sejong University in Corea del Sud hanno pubblicato martedì 30 agosto uno studio che descrive in dettaglio la loro nuova tecnologia in grado di ricaricare la batteria dei dispositivi a una distanza fino a 30 metri. Si tratta di un sistema che trasmette energia in un raggio specifico per fornire la ricarica wireless “in aria” ai ricevitori.

Secondo lo studio pubblicato su Optics Express, il meccanismo è composto da due parti fondamentali: un trasmettitore di energia ottica tramite laser a infrarossi e un ricevitore che deve essere installato sul dispositivo compatibile con la ricarica wireless per convertire l’energia in elettricità e avviare il processo di ricarica.

Inizialmente, gli scienziati hanno dimostrato la tecnologia utilizzando potenze inferiori, sufficienti per caricare solo i sensori dei dispositivi IoT, ma l’aspettativa è che il metodo verrà applicato in scenari quotidiani, come in luoghi pubblici con potenza sufficiente per ricaricare smartphone, tablet e altri dispositivi compatibili.

“Mentre la maggior parte degli altri approcci richiede che il dispositivo ricevente sia su una base di ricarica wireless e stia fermo, la ricarica laser consente l’allineamento automatico senza processi di tracciamento fintanto che il trasmettitore e il ricevitore sono in stretta vicinanza l’uno all’altro”, afferma Jinyong Ha, ricercatore presso l’Università di Sejong.

Nei test di laboratorio, l’esperimento consisteva nell’utilizzare un laser a infrarossi a canale singolo per trasmettere 400 mW a distanze fino a 30 metri con onde di 1 nanometro. Quindi, un ricevitore fotovoltaico alto e largo appena 1 centimetro ha convertito l’energia ottica del laser in energia elettrica di 85 mW.

“L’utilizzo del sistema di ricarica laser per sostituire i cavi di alimentazione nelle fabbriche potrebbe far risparmiare sui costi di manutenzione e sostituzione”, prevede Jinyong Ha, leader dello studio.“La tecnologia potrebbe anche alimentare vari sensori, come quelli dei dispositivi IoT e dei componenti utilizzati per monitorare i processi nelle fabbriche”.

Il sistema è in grado di avviare automaticamente il processo di ricarica (a condizione che rientri nel raggio specificato) e dispone di una funzione di sicurezza che passa a una modalità di trasmissione a bassa potenza quando il ricevitore è ostruito, ideale per prodotti di consumo come telefoni cellulari e dispositivi domestici intelligenti.

Tieni presente che i produttori di smartphone hanno testato metodi di ricarica simili in passato. Nel 2021 Xiaomi ha presentato la Mi Air Charge Technology, che prometteva di ricaricare la batteria del telefono cellulare a distanza con una potenza di 5W. Motorola non è stata tralasciata e ha iniziato a testare la propria tecnica, ma con una distanza massima di 1 metro.

Il team di ricercatori della Sejong University spera ora di ottimizzare l’efficienza della cella fotovoltaica per convertire la luce in energia elettrica senza perdite, oltre a supportare la ricarica da più dispositivi contemporaneamente.

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