Il più recente smartphone di Xiaomi, venduto col marchio Redmi, ha ben pochi concorrenti per il rapporto funzionalità/prezzo.

Redmi è il neonato brand del colosso Xiaomi; il primo smartphone del nuovo corso presentato in Italia è il Redmi Note 7. La costante dell’azienda cinese, nonostante le numerose suddivisioni, è il rapporto qualità/prezzo. Redmi Note 7 si conferma un valido prodotto, nonostante il basso costo, ed è disponibile in diverse configurazioni. Gli ingombri sono sì importanti con 8,1 mm di spessore e 186 g di peso; nonostante l’ottimo e ampio schermo Ips Lcd da 6,3 pollici, si può usare agevolmente anche con una mano. Il display, i cui colori appaiono naturali e le cui immagini sono coinvolgenti, è interessato da un notch a goccia. Non esiste un modo per nascondere tale notch e sebbene non sia di dimensioni contenute non è troppo fastidioso, almeno nella riproduzione dei video. Nei giochi purtroppo non c’è modo di personalizzarlo ed è un pò antiestetico. Al di sopra di esso è presente una sottile capsula auricolare. Le dimensioni della capsula sono talmente ridotte che nel corso di una telefonata bisognerà trovare la giusta posizione per un comodo ascolto. Nella parte inferiore dello schermo vi è spazio anche per un ridottissimo Led di notifica.

Il design rende questo smartphone compatto e allo stesso tempo maneggevole. È costituito da un telaio in metallo lucido che crea uno scalino tra il display e la parte posteriore, utile ad aumentare il grip. È gradevole a livello estetico e tattile (essendo in vetro) ma pur sempre scivoloso e sensibile alle ditate. La soluzione dello scalino è soggetta al deposito di polvere, così come accade nella parte posteriore attorno alla fotocamera che sporge dal telaio e crea un dislivello quando adagiato su di una superficie. Niente che la cover in silicone in dotazione non possa risolvere. Nel profilo inferiore vi è al centro la porta USB type C che separa i due speaker.

L’audio (mono) che ne fuoriesce è poderoso, di buona qualità seppur non altissima. Il processore è uno Snapdragon 660 con 4 GB di RAM. Le prestazioni sono soddisfacenti, sebbene il processore non sia di fascia alta; si possono tenere aperte numerose applicazioni senza temere rallentamenti, tuttalpiù si verificheranno moderati surriscaldamenti nella parte posteriore quando vengono utilizzate app impegnative. Sia il sensore di impronte sia il riconoscimento del volto sono abbastanza reattivi. Completano la scheda tecnica i 64 GB di storage e l’ampia batteria da 4.000 mAh. Con un utilizzo medio/intenso è possibile arrivare fino a sera. Ci aspettavamo un’autonomia maggiore, ma evidentemente il grande display ha un consumo importante.

Il reparto fotografico è composto nella parte posteriore da un sensore Samsung da 48 megapixel con obiettivo F/1.8 ed è supportato da una seconda fotocamera con sensore da 5 megapixel per il calcolo della profondità di campo. Il sensore nella modalità automatica scatta a 12 megapixel. Per produrre immagini da 48 megapixel si dovrà attivare la modalità Pro e selezionare il comando “48 Mp”. Avremo così due modi di utilizzare la fotocamera. Nel primo modo, con il sensore impostato a 12 megapixel, avremo immagini molto dettagliate e i colori naturali. Come spesso accade però, in presenza di poca luce la modalità automatica tende ad utilizzare impostazioni che evidenziano un eccessivo rumore digitale e colori poco naturali, anche nella modalità “Notte”. Per risolvere bisognerà utilizzare la modalità Pro. Bene invece la sfocatura realizzata in combinazione con la seconda fotocamera. Quando useremo la modalità a 48 megapixel, avremo sì foto molto dettagliate quando la quantità di luce è maggiore, ma in situazioni in cui l’illuminazione è scarsa avremo foto interessate da una smodata quantità di rumore. In fase di scatto manca quella reattività che servirebbe per cogliere l’attimo; a volte quando si preme il tasto di scatto non viene acquisita la foto.

Probabilmente è solo un problema che verrà risolto con qualche aggiornamento, tuttavia può risultare fastidioso. Buona anche la fotocamera anteriore da 13 megapixel, ma anch’essa soffre di poca immediatezza in fase di scatto. In ogni caso, Redmi Note 7 su questa fascia di prezzo si contraddistingue per essere in possesso tra le migliori fotocamere sul mercato.

In conclusione, il dispositivo ha un rapporto qualità/prezzo senza eguali. A soli 199 euro ci si assicura uno smartphone dalle prestazioni di fascia media ad un prezzo da entry level e con pochi difetti. Esiste anche la configurazione da 3/32 GB al prezzo di 179 euro, quindi con una differenza minima, ma è decisamente meno appetibile. Il vero difetto, oltre alla poca reattività a livello fotografico, è la mancanza di trasparenza riguardo alle caratteristiche della fotocamera. Infatti, scovare e attivare i 48 megapixel è appannaggio di chi ha dimestichezza con le impostazioni fotografiche. Chi si limita al “punta e scatta” si troverà una foto di alta qualità ma con 12 megapixel laddove pensava di averne il quadruplo.

PRO

Prezzo basso / Display valido / Buona fotocamera / Maneggevole

CONTRO

Notch non nascondibile / Fotocamera poco reattiva / Capsula auricolare troppo sottile / Manca NFC

IN BREVE

Xiaomi propone il primo smartphone a marchio autonomo Redmi concentrando in uno smartphone di appena 199 euro tutto ciò che si possa desiderare: prestazioni più che decenti, schermo valido, buona fotocamera e design piacevole. Qualche neo nel reparto fotografico, che bisognerebbe spiegare meglio all’utenza finale, ma che si può perdonare per il costo abbordabile.

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