Ho avuto il piacere di provare in anteprima il nuovissimo Yeedi Vac 2Pro, un robot aspirapolvere e lavapavimenti con stazione di svuotamento automatico. Si tratta di una novità in casa Yeedi, che promette migliorie sotto ogni aspetto.

Ho provato diverse marche e modelli di robot aspirapolvere; attualmente in casa utilizzo ECOVACS DEEBOT OZMO T8 AIVI e iRobot Roomba 960, ma ne ho provati tuttavia altri. Se vi va di dare un’occhiata ai vari robot recensiti qui su Ceotech, non solo da me, cliccate qui.

Caratteristiche

Yeedi fa parte della famiglia Ecovacs, quindi (con mio immenso piacere) si possono utilizzare gli stessi accessori del brand Ecovacs.

Il robot si presenta nella classica forma rotonda, di un gradevole colore bianco.

In confezione troviamo, oltre al robot, la singola spazzola rotante laterale di raccolta dello sporco, la base di ricarica, il serbatoio separato per il lavaggio dei pavimenti, con panno in stoffa.

Nella parte superiore del robot non troviamo alcuna torretta scanner, ma una fotocamera rivolta verso l’alto. È presente anche il pulsante di azione, mentre sotto il vano di apertura troviamo l’attrezzo di pulizia con spazzola e cutter per capelli, il serbatoio di raccolta dello sporco, nonché i tasti di accensione e spegnimento e quello di configurazione del Wi-Fi, che serve anche per il reset alle impostazioni di fabbrica.

Nella parte inferiore invece abbiamo la già citata spazzola rotante singola, posizionata nella parte destra del robot, la spazzola centrale con setole, due ruote motrici grandi e la singola piccola centrale, nonché i sensori anticaduta e il sensore di rilevamento del tappeto.

La zona anteriore del robot è costituita da un paraurti semicircolare, con sensori di rilevamento della base e anti-collisione frontale.

In merito alla fotocamera, si tratta di una tecnologia Visual SLAM, in sostituzione del laser, utile per orientarsi nello spazio e mappare tutto l’ambiente domestico.  A differenza dei robot aspirapolvere giroscopici, l’aspirapolvere di Yeedi è fornito di una tecnologia di mappatura visiva che funziona all’unisono con un sensore di tracciamento del pavimento, come fosse un GPS.

Esistono infatti due tipologie di mappatura automatica dei robot aspirapolvere:

  • quella che utilizza la fotocamera digitale integrata per scattare foto a soffitti, pareti, mobili e via dicendo (la stessa tecnologia che usa Yeedi);
  • quella che utilizza il laser LiDAR (Light Detection Ranging) e misura la distanza dagli oggetti lungo il percorso di pulizia che effettua il robot.

In entrambi i casi, il dispositivo di pulizia utilizza i dati raccolti, insieme alle informazioni che provengono dagli altri sensori, per poter costruire la mappatura delle stanze dell’appartamento durante le fasi di pulizia.

La torretta di ricarica e svuotamento, che è un accessorio acquistabile separatamente, ha un design compatto ma abbastanza ingombrante in lunghezza. Alto poco più di mezzo metro, ha il compito di ricaricare Yeedi e svuotarne il serbatoio. Al suo interno troviamo un sacchetto che permette una raccolta della sporcizia per circa un mese, variabile a seconda dell’utilizzo che ne fate. In confezione troviamo anche un sacchetto di ricambio. La sostituzione è molto semplice e avviene semplicemente aprendo il coperchio e togliendo il sacchetto, che è dotato di uno sportellino richiudibile in cartone.

L’ingombro maggiore lo si ha in lunghezza, perché la stazione è dotata di una pedana per l’alloggiamento del robot, più un’ulteriore estensione in plastica trasparente, per agevolare l’ingresso del robot. Nella parte posteriore della torretta troviamo un pratico avvolgicavo.

I materiali costruttivi del robot e della stazione di raccolta sono solidi e di qualità.

La batteria è da 5200 mAh e garantisce, sulla carta, circa 200 minuti di autonomia con una sola carica in modalità aspirazione. Ovviamente se la casa ha bisogno di più tempo per essere passata tutta, il dispositivo torna alla base di ricarica per ricaricarsi e riprendere da dove aveva interrotto quando avrà abbastanza energia.

Prima configurazione

Per poter iniziare ad utilizzare Yeedi Vac 2 Pro, dovremo eseguire la configurazione e fargli fare un primo giro di perlustrazione della casa.

Innanzitutto dobbiamo scaricare l’app Yeedi, disponibile su iOS e Android.

Avviando l’app, ci verranno richieste alcuni informazioni personali e dovremo creare un account Yeedi.

A registrazione completata, dovremo premere sul simbolo + per aggiungere un robot, selezionandolo tra i modelli disponibili. Ora potremo collegare robot alla rete Wi-Fi del nostro smartphone.

Apriamo il coperchio, accendiamo il robot e dopo aver sentito il suono di avvio, premiamo per una volta il pulsante per la configurazione del Wi-Fi.

Sull’app verrà generato un QR-Code da far scansionare alla camera del robot e completare così la configurazione di Yeedi Vac 2 Pro. L’allineamento del QR-Code alla fotocamera del robot, non è stato così semplice: tenendo in parallelo lo smartphone ad un’altezza di 8-10 cm, ho dovuto ripetere l’operazione almeno 3 volte prima di sentire la voce pronunciare la frase “Scansione del codice QR riuscita“.

Una volta effettuata la lettura, potremo procedere a completare la configurazione e avviare la prima pulizia.

L’app Yeedi è in italiano e consente di avere diverse opzioni a nostra disposizione:

  • Impostare gli orari in cui si vuole evitare che il robot esegua le sue pulizie quotidiane;
  • Avviare o bloccare una pulizia;
  • Aspirare, lavare o fare entrambe le cose;
  • Dare un nome al robot;
  • Impostare una delle potenze di aspirazione: Standard, Massima, Massima+;
  • Programmare una pulizia per avviarla ad un certo orario;
  • Impostare il robot per fargli riprendere la pulizia là dove si era interrotto in seguito allo scaricamento della batteria;
  • Impostare le preferenze di pulizia (pulizia continua, non disturbare, aspirazione con incremento automatico, svuotamento automatico);
  • Gestire la mappa per impostare le zone in cui il robot può passare;
  • Vedere i report storici sulla pulizia;
  • Rintracciare il robot per verificarne la posizione durante la pulizia;
  • Farlo ritornare alla stazione di ricarica;
  • Specificare quanta acqua utilizzare durante il lavaggio;
  • Aggiornare il firmware;
  • Verificare lo stato di usura degli accessori.

Una volta creata la mappatura accurata della propria casa, avremo accesso ad alcune funzionalità avanzate come la barriera virtuale e l’etichettatura dell’area.

L’app Yeedi è compatibile con gli assistenti vocali Amazon Alexa e Google Assistant, permettendoci di iniziare o interrompere un ciclo di pulizia con la nostra voce, tuttavia la skill su Amazon non sempre funziona e spesso da errori di avvio.

L’app Yeedi strizza molto l’occhio all’app Ecovacs essendo della stessa famiglia, quindi per chi come me è abituato ad usare quella di Ecovacs, si orienterà facilmente anche su quella di Yeedi.

Prova sul campo

Come accennato prima, finora sto usando ECOVACS DEEBOT OZMO T8 AIVI e un iRobot Roomba 960: sono molto soddisfatto dell’Ecovacs e altrettanto poco soddisfatto dell’iRobot, pertanto ripongo molta fiducia in Yeedi Vac 2 Pro, trattandosi di un parente stretto di Ecovacs.

La mia casa ha una superficie utile, per le pulizie domestiche tramite robot, di 83 m2, anche se ne misura effettivamente quasi il doppio.

Ho collocato Yeedi Vac 2 Pro con la stazione di ricarica in un angolo dello studio di mia moglie. Si tratta dell’unico punto della casa dove potevo installarlo. Nonostante non sia male dal punto di vista estetico, non mi piace mettere in bella vista un robot aspirapolvere. L’Ecovacs e l’iRobot sono entrambi posizionati sotto due mobili, ma la stazione di svuotamento Yeedi richiede uno spazio in altezza.

L’app suggerisce di posizionare il robot lasciando 50 cm di spazio ai lati, io gliene ho concessi 20. Di più non potevo.

L’app suggerisce anche di togliere possibili ostacoli: nel limite del possibile, ho tolto tappeti, sedie e sgabelli.

Ho avviato la prima pulizia alle 8.20 del mattino. Dopo 20 minuti mi arriva una segnalazione dall’app che il robot presenta un problema legato ai sensori anticaduta che sono impolverati. Mi pare strano essendo nuovo, ma il robot non si muove. Uso Ecovacs in modalità manuale e tramite videocamera verifico lo stato del robot: Yeedi è rimasto sollevato da terra in prossimità della sua stazione di ricarica. Sono abbastanza stupito dell’incidente in quanto solitamente le stazioni di ricarica emettono un segnale in grado di evitare la collisione del robot con la torretta. Attendo pertanto il mio rientro a casa per ultimare la pulizia.

Arrivato a casa alle 12.40, il robot presentava una carica residua del 70%: si era scaricato del 30% senza muoversi.

Riavvio la pulizia, ma il robot dopo poco si ferma ancora contro un treppiedi porta chitarra, rimanendo sollevato. Lo ricolloco a terra e lo faccio ripartire.

Alle 15 ricevo la notifica di batteria scarica: il robot rientrerà alla base per la ricarica, per poi riprendere la pulizia una volta ultimato il ciclo.

Il ciclo di ricarica è molto lento: ci vogliono dalle 4 alle 6 ore per una ricarica completa.

Dopo la prima pulizia, ho controllato la mappatura della casa creata da Yeedi: la superficie pulibile corrisponde a quella mappata dagli altri robot (circa 83 m2), ma la suddivisione delle stanze è poco precisa. Manca il rilevamento di un bagno che viene incluso come corridoio e l’open space che ho tra soggiorno e cucina, viene indicato come un’unica stanza, mentre per Ecovacs e Roomba sono ambienti separati. Questo non mi permette, volendo, di effettuare pulizie mirate in una sola stanza specifica. Probabilmente la mancanza della torretta con scanner laser non permette un’accurata suddivisione delle aree di casa: LiDAR 1 – Fotocamera Digitale 0.

Ulteriori utilizzi

Ho iniziato un nuovo ciclo di pulizia due giorni dopo il primo, questa volta riuscendo ad assistere a parte di esso. Non ho volutamente tolto sedie e sgabelli, ma solamente i tappeti.

Il robot ha iniziato ad aspirare e dopo 3 minuti mi era già apparsa la notifica che il sensore anticaduta era sporco: pulizia eseguita ma sporcizia non presente.

Una volta ripartito, il robot ha iniziato la pulizia in maniera meticolosa, finendo la pulizia di una stanza prima di passare ad un’altra.

Purtroppo un bagno viene rilevato per metà. Non va oltre un determinato punto della stanza, in quanto deve averlo mappato come parte del corridoio. Apprendo tuttavia che anche sui modelli precedenti, prima di avere una mappa realistica della casa, è necessario far girare il robot per 3-4 volte. Si tratta di una limitazione della line-up di Yeedi, forse dovuta alla mancanza della torretta LiDAR: il minore spessore del robot permette di passare meglio sotto i mobili, ma sacrifica l’accuratezza della scansione della casa.

Dall’app è possibile controllare in presa diretta l’attività di Yeedi Vac 2 Pro, in quali stanze è già passato e in quali non ancora.

La decisione di evidenziare in diverse tonalità di azzurro le stanze già pulite, quelle ancora da passare e le zone cieche, non mi fa impazzire. Sarebbe meglio un tracciamento differente, con linee, per dare più consapevolezza dell’attività svolta.

Il ciclo di pulizia iniziato alle 8, è terminato alle 9.50, in linea con le tempistiche medie degli altri robot di casa.

Il robot è abbastanza silenzioso anche a potenza massima: 67 db contro i 62 db di Ecovacs e 73 db di Roomba. La qualità del processo di aspirazione è buona: ho lasciato volutamente in giro briciole o pelucchi sparsi qua e là in punti strategici e ha aspirato tutto senza problemi.

Non ho capito se lo svuotamento avviene in automatico al termine dell’attività di pulizia oppure no, tuttavia tramite l’apposito pulsante nell’app, è possibile effettuare lo svuotamento del serbatoio di raccolta polvere del robot.

Terzo giorno di utilizzo: avvio il robot alle 8 circa per controllare nuovamente l’andamento. Appena partito, compare il messaggio del sensore anticaduta sporco; credo sia un bug a questo punto perché l’ho pulito ben due volte prima di avviare nuovamente Yeedi Vac 2 Pro.

Il robot gira senza problemi per le stanze e sembra avere imparato bene gli spazi del mio appartamento.

Lascio appositamente per terra alcune briciole della colazione per controllare l’aspirazione: il risultato è ottimo.

Dopo circa 80 minuti di utilizzo, controllo da remoto lo stato della pulizia: appare questo messaggio che mi comunica di aggiornare il firmware. Provo ad ignorare il messaggio, ma non c’è modo di farlo. L’app torna alla schermata precedente e se provo a cliccare nuovamente sul dispositivo, compare con insistenza il messaggio. Sarebbe meglio poter lasciare scegliere l’utente se aggiornare ora o successivamente il robot.

Yeedi Vac 2 Pro ha eseguito correttamente il ciclo di pulizia, rilevando anche la stanza aggiuntiva (bagno) che prima era rilevato come corridoio, aggiornando la mappa e permettendo di etichettare nuovamente le stanze. Era vera la notizia trovata sul web che prima di avere la mappa corretta, occorre avviare Yeedi per 3-4 volte. Tutto è bene ciò che finisce bene.

Ho provveduto ad aggiornare il firmware da remoto, con iPhone in 4G e robot a casa collegato alla rete Wi-Fi: l’ operazione è andata a buon fine senza intoppi.

Noto un eccessivo consumo dalla batteria: per un ciclo di pulizia completo, la batteria di Yeedi termina le attività con il 38%  di carica residua, contro il 53% di Ecovacs e il 18% di Roomba.

Una volta arrivato a casa, controllo la cassetta di raccolta dello sporco: si presenta completamente vuota, a conferma del fatto che lo svuotamento automatico funziona correttamente, senza dover provvedere manualmente tramite app allo svuotamento.

Uno spiacevole disguido: nella settimana successiva, ho programmato dei cicli di pulizia a giorni alterni, con inizio delle attività alle 8:45 del mattino. Durante la notte del giorno stabilito, alle 2:45 il robot si è attivato e ha iniziato il ciclo di pulizia, con conseguente spavento per me e mia moglie, che nel cuore della notte abbiamo sentito partire un rumore incomprensibile durante la fase REM e visto una lucina aggirarsi per casa. Nonostante nell’app sia impostata ITALIA come regione di appartenenza, probabilmente non hanno ancora aggiornato tramite software l’orario esatto del robot, che pare viaggiare su un fuso orario asiatico.

I successivi cicli di pulizia, avviati manualmente, si sono svolti regolarmente, senza problemi o intoppi, a conferma del fatto che ci vogliono un paio di ricognizioni da parte di Yeedi per prendere confidenza con l’ambiente domestico. La notifica relativa al sensore anticaduta sporco, è scomparsa con l’aggiornamento firmware.

Lavaggio pavimenti

Per passare alla modalità lavaggio, dobbiamo rimuovere il cassetto posteriore e installare il modulo lavaggio con il suo panno e riempirlo di acqua con una minima quantità di detersivo.

Dall’app possiamo impostare l’intensità del flusso dell’acqua.

A differenza degli altri modelli di robot lava pavimenti, Yeedi Vac 2 Pro utilizza un nuovo sistema di lavaggio.

Il sistema di lavaggio offerto da Yeedi è del tipo oscillante: il panno in dotazione è lavabile e sostituibile, e si attacca alla base tramite velcro. Durante il lavaggio, la base oscilla in modo da andare a strofinare bene a terra e, grazie ai sensori integrati, il robot riconosce i pavimenti distinguendoli dai tappeti. Il lavaggio avviene tramite una parte oscillante che, automaticamente, viene alzata e abbassata dal robot, gestendo al meglio il tipo di lavaggio del pavimento.

La maggior parte dei robot utilizza il lavaggio sonico, una tecnologia usata sugli spazzolini da denti. Il concetto è che quando il panno assorbente tocca il pavimento, vibra a destra e a sinistra, come quando si lavano i denti. Tuttavia, se utilizzato su una scopa robotizzata, vibra solo una parte dell’area centrale del panno. Questa limitazione rende il risultato della pulizia non troppo diverso dal normale lavaggio.

Il sistema di lavaggio oscillante di Yeedi Vac 2 Pro copia semplicemente il modo in cui le persone puliscono il pavimento, strofinando avanti e indietro. Il motore speciale e il sistema di guida consentono all’intero ciclo di pulizia di strofinare il pavimento avanti e indietro a una velocità maggiore rispetto alla pulizia manuale, migliorando notevolmente il risultato finale.

Devo ammettere che il metodo di lavaggio di Yeedi Vac 2 Pro è davvero eccezionale ed è sicuramente il suo punto di forza. Riempito il serbatoio con 3/4 di acqua e 1/4 di detersivo per pavimenti, è possibile collocarlo al posto del vano posteriore.

Una volta installato, sull’app potremo notare una piccola chicca: l’icona del robot diventa blu per via dell’installazione del sistema di lavaggio, anziché essere nera come nella modalità tradizionale.

Il robot inizia il lavaggio unito all’aspirazione e possiamo notare subito nella parte posteriore il sistema oscillante di Yeedi.

Yeedi Vac 2 Pro completa la stessa metratura di pulizia con circa 10 minuti di tempo in più rispetto alla normale aspirazione. Il risultato del lavaggio è eccezionale, davvero il migliore che abbia mai provato. Sull’app ho impostato un flusso medio d’acqua durante la pulizia e il serbatoio si è completamente svuotato.

Ultimato il lavaggio dei pavimenti, il robot fa ritorno alla stazione di ricarica e dall’app veniamo avvisati che è necessario lo svuotamento del serbatoio di raccolta sporco e la rimozione urgente del sistema di lavaggio.

Effettivamente, a differenza della normale aspirazione, è necessario premere il tasto di svuotamento automatico nell’app per pulire il serbatoio interno del robot. Tuttavia non capisco come mai si debba togliere il sistema di lavaggio con urgenza. Generalmente si esegue un ciclo di pulizia quando in casa non c’è nessuno, quindi rimuovere il sistema di lavaggio appena terminata la pulizia diventa un po’ complicato. Noto però che è un avviso comune a molti robot lavapavimenti. Acqua ed elettricità non vanno d’accordo, questo è chiaro, ma credo che nel 2022 si possa trovare un’alternativa per evitare incidenti domestici.

Se devo fare un appunto all’accessorio lava pavimenti, trovo che il colore nero opaco sia molto bello, ma alquanto problematico per capire quanta acqua è presente all’interno del serbatoio.

Stazione di raccolta polvere

Compatta nei limiti del possibile, ma un po’ ingombrante in lunghezza come già accennato, la stazione di ricarica con sistema di svuotamento automatico, è sicuramente un accessorio in più utile per evitare la scomoda procedura di svuotamento del serbatoio interno del robot.

Il costo non è elevato se paragonato all’utilità che restituisce nell’uso quotidiano, ma di contro si ha un accessorio in più da pulire ogni tanto dai residui di sporco accumulati, soprattutto nel tunnel inferiore del dispositivo, e un costo aggiuntivo per quanto riguarda i ricambi, a causa dei sacchetti di stoccaggio della polvere, che almeno una volta al mese dovrebbero essere sostituiti.

Siccome la prova del prodotto non ha raggiunto il mese di utilizzo, non so dirvi se appare un avviso quando il sacchetto interno è pieno e richiede la sostituzione. Mi riservo di aggiornare questa recensione non appena mi capiterà l’occasione.Nota del 11/07/22: oggi per la prima volta, mi è apparsa la notifica dell’app che mi segnala di sostituire il sacchetto, in quanto completamente pieno. Considerate che avvio il robot 2/3 volte a settimana.

Per la sostituzione del sacchetto, è sufficiente premere il coperchio per sbloccarne l’apertura  e rimuovere il contenitore: una procedura simile a quanto avveniva nei classici aspirapolvere a filo tipo Folletto.

Conclusioni

Yeedi Vac 2 Pro si colloca nella fascia medio-alta del mercato dei robot aspirapolvere. Si tratta di un prodotto valido, ma sicuramente da migliorare. Ho riscontrato alcuni difetti che possono essere identificati come “errori banali”: mappatura imprecisa, incastri evitabili che altri robot non subiscono nel medesimo ambiente, app migliorabile.

Il suo vero punto di forza è il sistema di lavaggio pavimenti, che trovo eccezionale. In queste settimane di utilizzo come unico robot di casa, per testare al meglio tutte le funzionalità e scrivere questa recensione, posso dire che è un robot che consiglierei. Ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione prima dell’acquisto, come i piccoli difetti sopra citati, ma se state cercando un robot funzionale con un eccezionale sistema di lavaggio dei pavimenti, è il prodotto che fa per voi.

Personalmente, tra tutti i robot testati, si colloca al 2° posto della mia scala di gradimento su 5 concorrenti, decisamente dietro a ECOVACS DEEBOT OZMO T8 AIVI, ma nettamente davanti a Ikohs Netbot S18, a Ecovacs Deebot U2 e soprattutto a iRobot Roomba 960, che resta a mio modo di vedere, il peggiore in gara.

Se si ha la pazienza di seguirlo un po’ nelle prime fasi, tra configurazione e mappatura della casa, Yeedi Vac 2 Pro restituisce un’esperienza di utilizzo e pulizia davvero soddisfacente.

Video recensione

I nostri amici di Revot3ch hanno realizzato una video recensione di Yeedi Vac 2 Pro. La trovate qui:

Prezzi e disponibilità

Oggi è il giorno di rilascio ufficiale sul mercato di Yeedi Vac 2 Pro. Il prezzo al pubblico è di 449€. Per il primo mese, a seguito del lancio, il prezzo è scontato a 389,99€.

Il prezzo della stazione di raccolta polvere invece è di 199€.

Potete trovare i prodotti Yeedi ai seguenti link:

7.9 / 10 Voto Finale
DESIGN7.5
MATERIALI8
USO GENERALE8
QUALITÀ PREZZO8
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Marco Cereseto
Sono stato “folgorato” dai prodotti Apple nel 2010 con iPhone 3GS, anche se il primo vero prodotto fu iPod nano. Poi da lì ho iniziato ad appassionarmi sempre di più ai prodotti e alla filosofia di Cupertino, fino a diventare esperto di ogni trucco e segreto.