Negli scorsi mesi Epomaker ha presentato la TH66, una tastiera gaming con layout 65% con la particolarità di avere un knob integrato per la regolazione del volume. Ha un design trasparente con tanto di personalizzazione LED RGB, un software per controllare vari parametri e una connettività completa a 360°. La sto utilizzando da un paio di mesi per scrivere e per videogiocare, vi posso dire già adesso che si tratta di un prodotto davvero interessante.

Confezione

L’Epomaker TH66 si presenta molto bene, la confezione interamente colorata di un rosso bordeaux è alquanto stilosa ed è sufficientemente rigida e resistente da poterla usare come cofanetto per la tastiera quando non vi serve. All’interno troviamo: una shell in plastica per coprire la tastiera dalla polvere, uno strumento per rimuovere keycaps e switch, cavo USB-A/USB-B per ricarica e collegamento, ricevitore USB e un manuale di istruzioni rapide (manca l’italiano ma trovate l’inglese).

Design e qualità costruttiva

L’Epomaker TH66 è una tastiera meccanica Hot Swappable 65% (66 tasti) con supporto a switch da 3 o 5 pin lasciando a voi la massima personalizzazione. La scelta di un layout 65% è ottimale per i videogiocatori in quanto consente loro di avere più spazio di manovra per il mouse senza sacrificare le frecce direzionali. in più, sono presenti i tasti pagina su e pagina giù che possono essere riprogrammati, come anche il resto dei tasti, per effettuare macro. Altra particolarità della TH66 è la presenza di un knob in metallo per controllare il volume, oltre a essere intercambiabile è un tasto cliccabile a tutti gli effetti.

L’intera struttura è solida ed esente da scricchiolii, rispetto a una tastiera commerciale come può essere una Razer Huntsman Mini la differenza di qualità costruttiva è notevole e tutta a favore della TH66. Il case della tastiera è in plastica di buona fattura (PBT) che al tatto restituisce una sensazione di solidità, sensazione accentua dal peso di 800gr. I keycaps sono gli apprezzati Epomaker Theory con profilo MBA, sono realizzati in PBT dye-sub che rispetto al più classico e economico ABS non scoloriscono, sono più duraturi e hanno una gradevole texture al tatto. La TH66 offre illuminazione LED RGB ma i keycaps non sono see through, ciò vuol dire che la luce non attraverserà il tasto per illuminare la leggenda ma si limita a fare da decorazione. Il bordo della tastiera è semitrasparente e regala un effetto niente male quando attivate i LED.

Esperienza d’uso

L’Epomaker TH66 ha una connettività completa, può essere utilizzata cablata oppure in modalità wireless 2.4Ghz tramite il suo ricevitore o tramite connessione Bluetooth 5.0. La connessione Bluetooth è stabile e si può effettuare uno switch rapido fra tre device (FN + Q/W/E), funzione comoda se la volete abbinarla a tablet o smartphone oppure se utilizzate più PC contemporaneamente.

La mia versione ha gli switch lineari Gateron Pro Black, offrono una piacevole corsa da 4mm e richiedono una forza di 60gr per l’attuazione del tasto. La tastiera può essere regolata in tre inclinazioni differenti in base alle vostre esigenze, se decidete di lasciarla in posizione flat i quattro elementi nella parte posteriore vi forniranno un buon grip. L’esperienza di scrittura è davvero buona, non c’è rattling se non per la barra spaziatrice dove un po’ si sente ma nulla di drammatico. Gli stabilizzatori EVA sono già lubrificati, la mia unità aveva un po’ troppo lubrificante in alcuni punti e l’ho dovuto rimuovere; di base i tasti hanno un buon suono ma se avete tempo e pazienza potete lubrificarli da capo per ottenere un risultato migliore.

Nelle sessioni di gaming ho usato la TH66 wireless e cablata senza riscontrare problemi di performance e anche l’anti-ghosting funziona bene, però, per giocare, vi consiglio i Gateron Pro Red per via della minore forza di attuazione richiesta. Se scrivete a lungo questi switch Black da 60gr potrebbero stancarvi e i Red o li Yellow potrebbero fare al caso vostro, anche se devo dire che con i Black mi sono trovato bene visto che di solito sulle tastiere meccaniche tendo a premere il tasto con più forza del normale.

Software e personalizzazione

Il software è molto semplice e sufficientemente completo. Possiamo vedere la carica residua della tastiera che torna comoda vista l’assenza di un led di stato, si possono riprogrammare tutti i tasti, registrare delle macro e gestire l’illuminazione dei LED. Potete cambiare velocità, colore e l’intensità dell’illuminazione ma purtroppo non è possibile creare dei preset personalizzati per illuminare singolarmente i tasti di vostro interesse in base al gioco.

Considerazioni finali

L’Epomaker TH66 è un ottimo prodotto, sotto i 100€ è una tastiera assolutamente consigliata che offre il giusto equilibrio tra la compattezza e la funzionalità, inoltre, è già pronta all’uso quando la estraete dalla scatola e offre il classico thock thock che a molti piace (me compreso). Non la consiglio solo a coloro che in futuro vorranno acquistare dei keycaps see through poiché solo la prima fila ha gli switch montati a nord. In parole povere, la lucina LED è rivolta verso l’alto solo nella prima fila mentre nelle restanti punta verso il basso precludendovi la possibilità di illuminare la leggenda del tasto.

Potete acquistare la TH66 sullo store del mondo Epomaker.

8.6 / 10 Voto Finale
DESIGN8
MATERIALI9
USO GENERALE8.5
QUALITÀ PREZZO9
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Liberato Stassano
Ho varie passioni che ruotano intorno alla tecnologia come gli smartphone, i PC e i videogiochi ma con la diffusione delle cuffie wireless mi sono avvicinato sempre di più al mondo dell'audio fino a rimanerne stregato e diventarne un grande appassionato.