Questo 2022 ha avuto una fascia media alquanto deludente, tanti prodotti con specifiche di fascia medio-bassa al prezzo dei mid-range dell’anno scorso. Molti brand hanno iniziato a spostare la fascia media sui 500-600€, fortunatamente ci pensa POCO a proporre ben due soluzioni dal costo ragionevole ovvero POCO X4 GT, già video recensito su REVOT3CH, e POCO F4 che vediamo oggi.

Confezione

In confezione troviamo: lo smartphone, un cavo USB-C/USB-A particolarmente lungo, alimentatore da 67W, l’estrattore vano SIM ( dual SIM, no SD-card) e la manualistica rapida. Nella mio sample manca la cover ma dovrebbe essere inclusa nella confezione acquistabile al pubblico.

Design e display

POCO F4 ha un design a mattoncino e sorprende per il suo spessore contenuto di soli 7.7 mm che lo rendono piacevole da utilizzare; il peso è di 195 gr ma in mano sembra più leggero. È un design semplice, con un retro un po’ anonimo ma nel complesso funziona. F4 è costruito bene, vetro per il posteriore, vetro Gorilla Glass 5 per il frontale e frame in plastica; è un solido mattoncino. Rispetto a smartphone che costano di più, lo scalino dato dal bordino in plastica attorno al display si sente sotto alle dita. Assente il jack audio ma è presente la certificazione IP53 contro polvere e schizzi.

A questo design posso fare solo due critiche: back cover acchiappa impronte e modulo fotografico che lungo il bordo cattura tantissima polvere e sporco. Se non utilizzate la cover lo dovrete pulire un paio di volete al giorno con un panno.

F4 ha un bellissimo pannello AMOLED E4 da 6,67” in risoluzione FHD+ a 120 Hz, samplig rate a 360Hz; supporta lo spazio colore DCI-P3 al 100%, il MEMC, il Dolby Vision el’HDR10+. Luminosità massima arriva a quasi 1300 nits, all’aperto si vede bene anche con gli occhiali da sole. È un grande passo in avanti rispetto l’F3 dell’anno scorso, è qualitativamente superiore e si nota, infatti, è privo di aloni strani ed è uniforme anche con la luminosità al minimo. Gli speaker stereo supportano il Dolby Atmos, hanno una buona qualità e pressione sonora anche se un po’ sbilanciato verso destra (non sono simmetrici come su Xiaomi 12X). Sotto i 400€ F4 offre la migliore esperienza multimediale.

Hardware e software: armonia perfetta

POCO F4 utilizza come il suo predecessore una formula sicura e prestante. Continuiamo a trovare lo Snapdragon 870 5G (7nm) con GPU Adreno 640 ma con un sistema di raffreddamento sensibilmente migliorato, il LiquidCool 2.0 ovvero 7 strati di grafite e camera di vapore da 3112 mm2. Io ho il taglio da 6GB di RAM LPDDR5 e 128GB di storage UFS 3.1 ma è presente anche l’8/256GB. Dotato di connettività 5G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2, IRDA (in alto) e un fulmineo lettore di impronte nel tasto accensione.

MIUI 13 for POCO è la migliore versione della MIUI e F4 è tra gli smartphone più potenti con Snapdragon 870. Dopo averlo utilizzato intensamente vi posso dire che l’esperienza è ottima, non ho riscontrato bug e la fluidità del sistema è molto buona anche se, talvolta, con le gesture, si perde qualche frame nell’animazione di uscita. Su F4 troviamo la MIUI 13 basata su Android 12 e con patch di agosto, sulle funzioni non mi soffermo troppo in quanto sono le stesse che troviamo su altri device Xiaomi.

Un paio di aspetti che non mi sono piacciono ci sono ma riguardano MIUI 13 e non F4 nello specifico. Ad esempio manca un filtro luce blu vero, che faccia davvero effetto; mancano i toggle per disattivare microfono e fotocamera nonostante siamo su Android 12; la gestione audio via Bluetooth o adattatore jack lascia a desiderare; il menù di condivisione non è comodo e infine le notifiche, arrivano sì senza problemi, ma il raggruppamento non è il massimo.

Comparto fotografico

Sul retro troviamo: principale da 64MP f/1.8 con OIS, grandangolare da 8MP f/2.2 da 119° e un sensore macro da 2MP f/2.4; frontalmente, nel piccolissimo foro troviamo un sensore da 20MP f/2.5.

Di giorno gli scatti sono promossi, hanno un buon livello di dettaglio, discreta gamma dinamica e un buon bilanciamento della scena. I colori con AI disattivati sono naturali, fatta eccezione per il rosso e il viola che tendono ad essere leggermente accesi (vedi foto 4). Mi sono piaciute molto le foto fatte a soggetti ravvicinati, c’è molo dettaglio e la sfocatura dello sfondo è piacevole. Con al modalità notte automatica gli scatti sono buoni, il dettaglio cala ma sono rimasto stupido dalla buona gestione delle forti luci (vedi lampione foto 2). La grandangolare è la solita mediocre 8MP con poco dettaglio anche di giorno (non usatela di notte), la macro ha poca risoluzione ma rispetto la norma è divertente da utilizzare.

I video possono essere registrati massimo in 4K a 60fps, i filmati hanno un bel dettaglio e sono abbastanza stabili; di notte il rumore digitale si fa sentire. La selfie camera si comporta bene di giorno ma di notte non entusiasma.

Autonomia e parte telefonica

F4 ha una batteria da 4500mAh che con utilizzo normale, solo sotto rete dati, vi permette di arrivare a sera ma se lo spremete di più una ricarica verso le 19 è d’obbligo. Invece, sotto rete Wi-Fi dura decisamente di più, infatti, nonostante avessi giocato per 1 ora ad Apex Legends e avessi visto per 2 ore un film in streaming, sono arrivato alle 23 con 6 ore e 6 minuti di schermo accesso in 16 ore di utilizzo. La ricarica rapida a 67W impiega 44 minuti per caricare dallo 0 al 100%.

La ricezione l’ho trovata un po’ sottotono, nella mia solita zona di test non prendeva proprio mostrando l’icona di segnale assente. Durante le chiamate è bastato non troppo rumore di fondo affinché dall’altro lato mi sentissero molto distante. Il sensore di prossimità virtuale sulla mia unità non ha avuto nessun problema, però non garantire che funzioni bene su tutte le unità di F4 commercializzate.

Confronto flash: POCO F4 vs Realme GT NEO 3T

Ho visto molti utenti nei gruppi telegram e sul web chiedersi quale dei due smartphone fosse il migliore visto che si aggirano nella fascia dei 400€. Caso vuole che a luglio abbia provato il GT NEO 3T quindi posso rispondere io stesso a questa domanda. Tralasciando la preferenza personale sul software, vi posso dire che POCO F4 è migliore in tutto fuorché in autonomia e tempi di ricarica; con il Realme si possono fare anche due giorni pieni con uso medio e si ricarica in soli 34 minuti. Valutate voi se volete barattare autonomia per tutto il resto.

Anche nel gaming ho personalmente preferito F4, entrambi offrono ottime performance per il prezzo ma sono gestiti in modo differente via software. Il 3T cerca di spingersi sempre al massimo generando molto più calore mentre il POCO è più conservativo permettendo di giocare più a lungo visto che tra le mani è quello meno caldo. Giusto per farvi un esempio, su Genshin Impact il 3T cerca, senza riuscirci, di arrivare ai 60 fps offrendo un’esperienza altalenante mentre F4 si aggira sempre tra i 45-50 fps offrendo un’esperienza costante.

Considerazioni finali

POCO F4 è un medio gamma degno di questo nome, la versione da 6/128GB parte da 399€ ma è spesso in offerta sullo store POCO a 379€ (429€ per l’8/256GB). È uno smartphone che posso consigliare a tutti, sia a coloro che vogliono ottime performance sia a coloro che cercano uno smartphone dal buon rapporto qualità prezzo. Ecco, a 399€ nel taglio 8/256GB sarebbe stato un vero best buy!

Pro:

  • Ottimo display;
  • solo 7.7 mm di spessore;
  • comparto fotografico convincente per la fascia di prezzo;
  • potete e con ottimo sistema di dissipazione;

Contro:

  • ricezione e parte telefonica sotto la media;
  • vibrazione precisa ma un po’ flebile;
  • sotto rete dati l’autonomia non entusiasma;
  • taglio 8/256GB sopra i 400€.

La versione 8/256GB è acquistabile anche su Amazon.

8.3 / 10 Voto Finale
DESIGN8
HARDWARE8.5
DISPLAY9
FOTOCAMERA8
SOFTWARE8.5
AUTONOMIA7.5
USO GENERALE8.5
QUALITÀ PREZZO8
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Liberato Stassano
Ho varie passioni che ruotano intorno alla tecnologia come gli smartphone, i PC e i videogiochi ma con la diffusione delle cuffie wireless mi sono avvicinato sempre di più al mondo dell'audio fino a rimanerne stregato e diventarne un grande appassionato.