L’archiviazione compatta e veloce è un must per il professionista creativo di oggi, ma è importante scegliere gli strumenti giusti come l’OWC Envoy Pro EX.

L’esplosione di Thunderbolt e USB-C ha cambiato radicalmente il modo di concepire il computer e l’archiviazione. È davvero entusiasmante pensare che la velocità dei nostri dispositivi esterni possa ora eguagliare o addirittura superare quella delle unità interne al computer, soprattutto dopo aver vissuto i giorni bui della versione 1 dell’USB e la velocità da lumaca delle unità esterne.

L’OWC Envoy Pro EX è uno dei dispositivi di archiviazione esterni più veloci in circolazione ed è una vera e propria bestia. Con velocità che vanno da 1800MB/s a 2600MB/s, questa unità non scherza assolutamente. Sono riuscito a metterci le mani sopra per testare il mio flusso di lavoro. Ho fatto lavorare questo piccolo gioiello tech con tutto quello che avevo a disposizione, da video 4K multi-angolare a foto in massima risoluzione e un numero enorme di brani musicali. L’unità è sopravvissuta ed ecco cosa ho scoperto.

Design

L’estetica dell’Envoy Pro EX è veramente bella. È incredibilmente piccola, ma abbastanza robusta da poter essere lasciata cadere su un mucchio di rocce durante le riprese sul posto senza perdere un ciclo di lettura/scrittura. OWC pubblicizza questa unità come “virtualmente indistruttibile” e non ne dubito.

L’unità all’interno dell’alloggiamento è un’unità SSD, quindi non mi aspettavo di sentire alcun rumore, e infatti non l’ho sentito. Ciò che non mi aspettavo, tuttavia, è la straordinaria regolazione della temperatura di questo case. Ho alcune unità SSD esterne di altri brand e posso dirvi che dopo circa 30 minuti di streaming di campioni audio in diretta da quelle unità, probabilmente ci si potrebbe cucinare un panino per colazione. Questo non è affatto il caso dell’Envoy Pro EX. Qualsiasi variazione di temperatura è appena percettibile e non si avvicina alle temperature roventi delle tipiche unità esterne. Un punto a favore di OWC.

Prestazioni

Sapevo che non avrei ottenuto esattamente 1.800 MB/s, perché per questo genere di cose bisogna avere condizioni di fabbrica davvero ottimali; ma ero curioso di vedere dove l’avrebbe posizionato il test BlackMagic Disk Speed. Dopo aver collegato l’Envoy Pro EX e aver lasciato che l’applicazione di benchmark facesse il suo dovere, sono rimasto stupito nel vedere che ha raggiunto i 1.300 MB/s in scrittura e ben 2.300 MB/s in lettura. Una velocità di lettura pari a quella dell’unità SSD interna del mio computer.

A parte i benchmark, ho spostato un progetto video 4K da 170 GB sull’unità e l’ho aperto in Final Cut Pro. Sono riuscito a montare senza problemi 4 flussi di video 4K tutti a 30 fps senza perdere un solo fotogramma. Per sfizio, ho copiato una sessione di Logic Pro e ho spostato 2 librerie di campioni Kontakt che utilizzavo sull’Envoy Pro EX, mettendo così il file del progetto, l’audio e la libreria di campioni sullo stesso disco rigido. Tutto si è aperto in modo fluido, rapido e perfetto. Il brano era reattivo, l’interfaccia scattante e i campioni si sono caricati in modo fulmineo.

Conclusione

A mio parere, l’Envoy Pro EX è ora il nuovo re dell’archiviazione portatile per me. Questa unità è progettata in modo splendido e ha superato le mie aspettative sotto ogni punto di vista. Si pagherà un po’ di più per avere il meglio del meglio, ma a mio parere il valore è ancora ottimo. È la Ferrari delle unità SSD esterne e provarla è stato fantastico.

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