Buona parte dei software di pulizia e manutenzione promettono di difendere e migliorare la riservatezza dell’utente, ma nel caso di PrivaZer tale obiettivo rappresenta una “missione” da portare a termine con ogni mezzo possibile. Il tool appartiene alla tradizionale categoria del software freemium, con una versione gratuita e una a pagamento (più precisamente donationware) dotata di funzionalità aggiuntive. Già nella versione base, comunque, PrivaZer include una quantità di opzioni e possibilità di azione che lasciano ben poco spazio all’insoddisfazione.

Il sito ufficiale di PrivaZer mette a disposizione due diversi download, con una versione del programma da installare e una portabile costituita da un singolo file eseguibile. In quest’ultimo caso, a download terminato basta lanciare il file PrivaZer.exe per cominciare a prendere dimestichezza con il funzionamento del programma. Diversamente dal solito, infatti, PrivaZer necessita di una fase di pre-configurazione prima ancora del lancio tramite una finestra di benvenuto dedicata: l’utente può scegliere di personalizzare il tool “in pochi clic”, passare direttamente al menu principale oppure utilizzare un file di impostazioni .ini già salvato in precedenza. Nel primo caso, sarà necessario selezionare gli elementi che vogliamo ripulire/cancellare attraverso sedici diverse finestre di dialogo con tanto di spiegazioni e corredo iconografico. In tal senso, PrivaZer si è rivelato essere l’unico tool di pulizia in grado di offrire anche la cancellazione della copia di backup della versione precedente di Windows (in caso di upgrade dell’OS).

Una volta effettuate le nostre scelte, oppure selezionando il menu principale, saremo pronti ad affrontare l’interfaccia standard del programma. Secondo la nostra sindacabile opinione, gli elementi dell’interfaccia con cui interagire in ordine di importanza sono la selezione del tipo di utente in alto a sinistra accanto al logo del programma (Utente esperto consigliato), seguita subito dopo dalle Opzioni avanzate nella colonna sulla sinistra; la finestra a schede delle opzioni permette quindi di modificare le impostazioni più generali (avvio, aggiornamenti, prestazioni), le impostazioni di Pulizia (spazio libero, RAM, storage), le cache di ibernazione, memoria virtuale e Ricerca di sistema (Memoria), cache Web, cookie, eventuali inclusioni ed esclusioni di cartelle per pulizie aggiuntive.

Configurato a dovere tutto quanto, potremo tornare alla UI principale (freccia in alto a sinistra) e cominciare a fare sul serio con la pulizia propriamente detta. PrivaZer propone tre diversi metodi di funzionamento principali (prima sezione in alto a sinistra), ovvero la Scansione approfondita delle unità di storage collegate al sistema, la Scansione delle tracce specifiche oppure la cancellazione di file sensibili senza tracce. La Scansione approfondita è l’opzione più utile e interessante, e ci permetterà di scegliere se analizzare in alternativa l’intero computer, un secondo drive di memorizzazione interno, un’unità di storage esterna o altri tipi di dispositivi.

Selezionando Computer, in ogni caso, avremo modo di aggiungere alla selezione altre unità da ripulire in aggiunta a quella di sistema. L’interfaccia di pulizia di PrivaZer indica i diversi elementi da analizzare e ottimizzare sulla sinistra, con spiegazioni e ulteriori selezioni secondarie presentate sulla destra in relazione all’elemento attualmente evidenziato con il mouse. PrivaZer ha una vocazione da autentico spazzino di file inutili, cache e dati potenzialmente sensibili, andando in sol colpo a scavare nelle tracce presenti nella Master File Table delle unità basate su file system NTFS, le eventuali tracce di dati nello spazio libero sul drive, i cookie e la navigazione Internet, gli elementi recenti nel Registro di Windows, le varie tracce di utilizzo degli strumenti di sistema dell’OS, i software di terze parti, l’indicizzazione, la cronologia, Messenger… insomma c’è davvero tutto e ancora di più.

Una volta effettuata la scansione tramite l’apposito pulsante, avremo modo di visionare manualmente tutti i file e gli elementi eliminabili individuati da PrivaZer oppure di avviare la pulizia scegliendo fra i tre diversi metodi proposti: la Pulizia “normale” impiega più tempo ma offre un livello di protezione superiore, quella “rapida” non offre le stesse garanzia in fatto di privacy mentre quella “turbo” si limita a una cancellazione “normale” delle tracce e nient’altro. Noi consigliamo caldamente l’uso della pulizia normale, anche perché sul sistema di test la procedura ha richiesto circa la metà del tempo minimo indicato nell’intervallo teorico predefinito (7 minuti circa contro 15-90 minuti stimati).

Alla fine delle operazioni di pulizia ci verrà presentato un sunto con lo spazio liberato e i punti di Ripristino eventualmente cancellati (nel caso in cui Ripristino di Configurazione fosse attivo sul sistema). Come già capitato con gli altri software, anche PrivaZer non offre particolari vantaggi prestazionali una volta terminata la pulizia. Anzi, nel caso specifico, il tool tende a peggiorare leggermente le prestazioni del sistema durante i primi avvii successivi alla manutenzione. Giusto il tempo, per Windows, di ricreare le diverse cache di sistema, l’indice della ricerca e tutto dovrebbe tornare più o meno come prima ma senza tracce o dati personali lasciati incustoditi nei browser Web, nel file system e persino nello spazio libero del disco (o dei dischi) analizzati da PrivaZer.

Conclusione finale

PrivaZer è uno strumento di pulizia e manutenzione tutto dedicato alla difesa della privacy. Notevole il numero di elementi sensibili che è possibile selezionare e ripulire in un colpo solo. Le prestazioni peggiorano ai primi riavvii dopo la pulizia.

PRO

  • Focus sulla privacy
  • Supporto esteso agli elementi di Sistema
  • Alta personalizzabilità

CONTRO

  • Interfaccia caotica e complicata
  • Performance leggermente peggiorate
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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.