Quattro adulti su cinque (84%) ritengono che dedicare del tempo a se stessi abbia un impatto positivo sul proprio benessere mentale, ma il 48% afferma che vorrebbe avere più tempo per sé e almeno il 15% si sente addirittura in colpa per essersi preso una pausa. Il dato forse più preoccupante è che una persona su sei afferma di non avere idea di come fare per avere del tempo da dedicare a sé. Si tratta di numeri chiari che dimostrano quanto sia importante prendersi cura di se stessi nel mondo frenetico di oggi.     

I risultati sono emersi nell’ambito di una ricerca di Jabra sulle abitudini di 12.000 consumatori in 11 Paesi a livello globale, Italia compresa, riguardo al “tempo per se stessi”; un argomento che sta diventando sempre più importante con l’aumento delle segnalazioni di stress e burnout da lavoro.

Gli adulti del campione sono consapevoli dell’importanza di ritagliarsi del tempo per se stessi: l’87% dichiara di farlo almeno una volta alla settimana e i ben due terzi degli intervistati si concedono un momento al giorno per ridurre lo stress o recuperare le energie. Sembra però che non si possa sfuggire allo stress: i momenti più stressanti per quattro persone su cinque sono le attività quotidiane, con l’organizzazione delle proprio giornate (15%), le faccende domestiche (13%) e la giornata lavorativa (12%) che si aggiungono all’elenco dei momenti critici.

In generale, le donne vedono nel tempo libero più vantaggi per il benessere rispetto agli uomini. Sette donne su dieci ritengono che sia importante per stare bene mentalmente e psicologicamente, rispetto al 61% degli uomini. La stessa tendenza si riscontra per il benessere fisico (53% delle donne contro il 47% degli uomini) e per la riduzione dello stress (63% contro 56%).

Non sorprende che gli ultimi due anni siano stati difficili per il nostro benessere, come dimostra l’aumento del bisogno di tempo per se stessi al 38%, che sale al 45% tra gli adulti in Italia. Soprattutto i giovani adulti (18-34 anni) affermano di aver bisogno di più tempo per sé, con una maggioranza (56%) che lo reclama come diritto.

Ma la cura di se stessi comporta anche senso di colpa. In particolare, i giovani adulti si sentono in colpa (26%) rispetto a una media globale del 15%. Sono gli intervistati dei Paesi del Nord Europa, come la Svezia (22%) e il Regno Unito (20%), a trovare più difficile giustificare il tempo dedicato a se stessi e a sentirsi più in colpa.

La tecnologia aumenta le opportunità per la cura di se stessi

Tuttavia, quando possiamo concederci un po’ di tempo libero siamo decisamente disposti a investire su di esso. Per potersi godere i momenti di relax, in Italia 8 intervistati su dieci hanno investito in tecnologia dopo la pandemia, con abbonamenti all’intrattenimento (34% in Italia%), l’acquisto di cuffie/auricolari (33% in Italia) e di abbigliamento per l’attività fisica – anche all’aperto – (23%) in cima alla classifica.

Questi acquisti riflettono anche il modo in cui desideriamo trascorrere il nostro tempo libero: per il 68% guardare la TV è il modo migliore per pensare a se stessi, seguito dal fare una passeggiata (56%), ascoltare musica (52%), leggere un libro (46%) e praticare il proprio hobby preferito (35%).

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Carolina Napolano
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