Come previsto, Poco ha lanciato ufficialmente il Poco M4 5G in India. Come suggerito dalle fughe di notizie e dai teaser, l’ultimo smartphone economico del brand non è altro che un rebranded del Redmi Note 11E 5G con una diversa fotocamera selfie e Android 12. Per chi non lo sapesse, il modello Redmi è stato ufficializzato in Cina a marzo. L’unica differenza tra i due è il design del pannello posteriore.

Specifiche tecniche

Il Poco M4 5G ha un corpo in plastica ed è disponibile in tre colori; misura 163.99 x 76.09 x 8.9mm e pesa 200g.

Lo smartphone sfoggia un display da 6,58 pollici LCD con una risoluzione di 2408 x 1080 pixel (FHD+) e una frequenza di aggiornamento di 90Hz. Il pannello ha una frequenza di campionamento touch di 240Hz, un rapporto di contrasto di 1500:1 e un notch a goccia.

Il dispositivo è alimentato dal SoC Mediatek Dimensity 700 accoppiato con RAM LPDDR4x e storage UFS 2.2. Esegue MIUI 13 per Poco basato su Android 12.

Il telefono ospita una configurazione a doppia fotocamera da 50MP + 2MP (profondità) sul retro e una fotocamera frontale da 8MP. Offre connettività 5G (7 bande 5G), WiFi dual-band, Bluetooth 5.1, GNSS e una porta USB Type-C.

Altre caratteristiche includono un jack per cuffie da 3,5 mm, uno slot dedicato per schede MicroSD, un blaster IR, classificazione IP52 e un sensore di impronte digitali posizionato lateralmente. Ha tutti i sensori essenziali come l’accelerometro, il sensore di luce ambientale, il sensore di prossimità e la bussola.

Ultimo ma non meno importante, lo smartphone è sostenuto da una batteria da 5.000mAh con supporto per la ricarica veloce 18W.

Prezzo e disponibilità

Il POCO M4 5G sarà venduto al dettaglio ai seguenti prezzi in India.

  • 4GB + 64GB – ₹12,999 circa 162 euro
  • 6GB + 128GB – ₹14,999 circa 187 euro

Potrà essere acquistato nelle opzioni di colore Poco Yellow, Cool Blue o Power Black a partire dal 5 maggio.

Articolo precedenteCCleaner, il veterano della pulizia che va migliorato – Recensione
Articolo successivoTra notizie, scuse e frasi per darsi la carica: come è cambiato il calcio nell’epoca dei social