Fondata nel 1990 in Spagna, Panda Security è una società multinazionale impegnata nello sviluppo di soluzioni di sicurezza per i dispositivi endpoint – PC, Workstation e volendo anche smartphone. La corporation può vantare una particolare specializzazione nei software di protezione basati sul cloud, un tipo di tecnologia che in teoria dovrebbe garantire la sicurezza totale contro minacce note e sconosciute – almeno fino a quanto la connessione a Internet rimane stabile e funzionante per il 100% del tempo.

La vocazione al cloud è ovviamente parte anche di Panda Free Antivirus, l’offerta antimalware gratuita per gli utenti consumer o che comunque non hanno particolari esigenze sul fronte delle funzionalità aggiuntive. In fase di download tramite il solito Web installer, Panda Free Antivirus prevede l’installazione del browser Opera a meno che l’utente non disabiliti le due caselle di accettazione presenti nella finestra. A installazione completata, il programma propone la creazione del solito, ennesimo account di Rete tramite indirizzo di posta elettronica; in questo caso l’offerta si può rifiutare, ma in seguito Panda non mancherà occasione di ripresentare su schermo la finestra di accesso all’account o di limitare l’uso di alcune funzionalità aggiuntive.

Caratteristica piuttosto insolita nell’ambito degli antivirus (gratuiti o meno), Panda Free Antivirus utilizzata un’interfaccia che fa ampio uso di sfondi a tema naturale e animale. Un contrasto grafico forse pensato per rendere meno ostico e allarmante l’uso del software di sicurezza da parte degli utenti più o meno inesperti. La schermata principale di Panda Free Antivirus mette in evidenza il “conto” di tutti gli oggetti analizzati a partire dalla prima installazione, con un collegamento diretto al Riepilogo generale sulla licenza disponibile (ovviamente gratuita), le statistiche sulla protezione e un ulteriore collegamento al rapporto completo su tutti gli eventi registrati in fase di scansione per tutte le scansioni, siano essere automatiche o a richiesta. È possibile scorrere la finestra principale di Panda per avere accesso agli strumenti aggiuntivi inclusi nel software antivirus.

Dal pulsante-hamburger in alto a sinistra possiamo accedere all’account personale eventualmente registrato in precedenza, al supporto tecnico e alle impostazioni. In quest’ultimo caso, Panda Free Antivirus si discosta nettamente dal pessimo esempio di Bitdefender offrendo una serie di schermate per la configurazione della modalità multimediale/di gioco a schermo intero (attivabile o disattivabile anche dal menu contestuale dell’icona nell’Area di Notifica), le modalità di protezione dell’antivirus, la quarantena, il monitoraggio dei processi e degli URL e altro ancora.

Tornando alla schermata principale, la prima icona a forma di lente d’ingrandimento apre prevedibilmente la finestra per le analisi antimalware. Sono disponibili le solite scansioni delle zone “critiche” (memoria RAM,  processi in esecuzione eccetera), la scansione personalizzata o quella completa e approfondita di tutto il PC. In questo caso i tempi di attesa si allungano, richiedendo sul sistema di prova un tempo leggermente più alto rispetto agli altri antivirus ma comunque al di sotto dell’ora. A fine scansione, Panda visualizza il numero totale di elementi analizzati e le minacce rilevate; visualizzando i dettagli (voce in basso a destra) è possibile avere un quadro più particolareggiato, fino a poter consultare il rapporto globale degli eventi così da agire su ogni singola minaccia identificata ed eventualmente ripristinare i falsi positivi recuperandoli dalla quarantena.

Archiviato il capitolo scansioni, è il momento di addentrarci negli altri elementi funzionali dell’interfaccia di Panda Free Antivirus. L’icona Antivirus visualizza la schermata corrispondente e permette di aprire velocemente la finestra della quarantena, avviare una nuova scansione, pianificare una scansione programmata, visualizzare i rapporti sugli eventi. L’icona VPN apre una delle funzionalità accessorie di Panda, ovvero la protezione dell’accesso a Internet tramite l’uso di un server “virtuale”; come nel caso di Kaspersky, si tratta di un’opzione estremamente limitata (150 MB di traffico al giorno) con un singolo punto di accesso presente sul territorio nazionale. Dalla schermata
Dispositivi personali è possibile accedere velocemente al download dei software Panda per altre piattaforme (Mac, Android, iOS), o anche alla lista dei nostri dispositivi personali registrati sull’account remoto di Panda.

La seconda serie di icone della schermata principale apre le porte ad alcune funzionalità aggiuntive potenzialmente interessanti, come ad esempio un Dark Web Scanner per verificare la presenza della nostra e-mail in uno dei database venduti illegalmente sulla darknet di Tor (previo accesso all’account Panda), il Monitor dei processi in memoria, il Kit di ripristino con la creazione di un’unità USB avviabile. Di particolare interesse è il Vaccino USB, funzionalità pensata per rendere i dispositivi USB immuni ai malware eseguibili. In pratica, il Vaccino USB consiste nella neutralizzazione della funzionalità di autorun in modo da inibire l’esecuzione di codice potenzialmente malevolo al collegamento di una chiavetta al PC. È possibile vaccinare a richiesta ogni singola unità USB oppure procedere alla vaccinazione automatica di tutti i dispositivi collegati al sistema.

Panda Free Antivirus propone una soluzione antimalware che vuole essere contemporaneamente semplice e piacevole da usare, leggera e sicura, e buona parte di questi obiettivi sono raggiunti con l’implementazione della tecnologia TruPrevent che fa totale affidamento sugli algoritmi disponibili sui server remoti del cloud per l’identificazione proattiva delle minacce. Secondo Panda non è necessario installare pesanti aggiornamenti quotidiani per aggiungere una gran mole di nuove firme antivirali, anche se a conti fatti gli aggiornamenti automatici dell’antivirus vengono scaricati con una certa frequenza più volte al giorno. Per quanto riguarda la reale efficacia della protezione TruPrevent, invece, le promesse di Panda sembrano coincidere con i risultati dei test di laboratorio specializzati: secondo AV-Comparatives, Panda Free Antivirus offre una protezione quasi perfetta contro le minacce real-world (99,9%) e identifica quasi tutti i sample virali analizzati (99,98%) quando la connessione a Internet è disponibile e pienamente operativa. Se il cloud non è accessibile, invece, Panda raggiunge uno score estremamente mediocre (45,6%) identificando meno della metà dei sample virali scovati da Bitdefender nelle stesse condizioni operative. Estremamente alto è poi il numero di falsi positivi, il più alto (65 falsi allarmi) su 17 antivirus testati. All’utente finale spetta decidere se tali pecche risultino troppo gravi o siano solo il prezzo da pagare per un antivirus comunque efficacie (nel cloud) e graficamente piacevole da usare.

Conclusione finale

Panda Free Antivirus protegge gli utenti e i dispositivi personali sfruttando la potenza del cloud. Sicuramente ha l’interfaccia più gradevole da usare nel mercato degli antivirus free.

PRO

  • Protezione eccellente… se c’è il cloud
  • GUI piacevole
  • Strumenti aggiuntivi interessanti

CONTRO

  • Poco affidabile senza il cloud
  • Spam per l’apertura di un account
  • Troppi falsi positivi
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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.