La fine di un’era sta arrivando. Secondo un ultimo rapporto, Microsoft sta spingendo tutti i produttori di notebook e PC a smettere di utilizzare i dischi rigidi (Hard Disk o HD) come dispositivo di archiviazione principale nei nuovi dispositivi Windows 11.
Inoltre, Microsoft ha anche fissato una scadenza per l’uscita di tutti i nuovi PC Windows 11 con SSD: gennaio 2023.
Sebbene l’azienda richieda solo uno spazio di archiviazione di 64 GB o più affinché un’azienda possa eseguire il proprio software su nuovi computer, ciò cambierà presto.
Fonti che lavorano presso l’azienda di Redmond affermano che le regole di Windows 11 devono essere aggiornate per chiarire che il sistema può essere installato solo su nuovi PC con SSD.
A quanto pare, Microsoft sa che le prestazioni di Windows 11 sui dischi rigidi sono già alquanto “sopportabili”. Pertanto, offrire questa esperienza su un nuovo PC diventa un grosso grattacapo anche per l’azienda, dal momento che il cliente tende ad incolpare il sistema operativo per problemi di prestazioni.
Gli analisti di mercato ritengono che la richiesta di Microsoft potrebbe portare a prezzi più elevati per notebook e PC nei mercati in via di sviluppo (India, Brasile, America Latina, Africa e altri Paesi).
Commentando la questione, il vicepresidente di Trendfocus John Chen afferma che molti produttori stanno cercando di convincere Microsoft a ritardare il passaggio al 2024 nei mercati emergenti.
Tuttavia, l’azienda di Redmond si è mostrata irremovibile e vuole applicare la nuova regola il prima possibile.
Una soluzione allo studio di molti produttori è quella di vendere notebook con memoria SSD minima e una porta di espansione per consentire al cliente di inserire un HD.
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