Giusto ieri vi abbiamo parlato di OG App, una nuova applicazione che prometteva un feed privo di pubblicità più simile all’esperienza originale di Instagram. Ebbene, ne riparliamo visto che è stata già ritirata dall’App Store di Apple. Non è chiaro se Apple abbia ritirato l’app su richiesta di Meta, ma l’azienda ha dichiarato di aver intrapreso “azioni di controllo” contro il servizio che violerebbe le politiche dell’azienda.

Il portavoce non ha voluto precisare quali fossero queste azioni, né se fosse in contatto con Apple, ma ha chiarito che le politiche di Meta vietano i siti cloni, ovvero quei siti di terze parti che duplicano, in tutto o in parte, il contenuto di un sito esistente.

I fondatori dell’app hanno dichiarato di voler fornire una versione più pulita e semplice di Instagram senza pubblicità. L’app presenta feed personalizzabili senza Reel, contenuti suggeriti e altre nuove funzioni che non sempre hanno entusiasmato gli utenti di Instagram. La versione Android dell’app rimane ancora disponibile.

Meta ha intentato una serie di cause contro gli sviluppatori che violano le sue regole, comprese quelle che vietano i siti cloni. Allo stesso tempo, l’azienda è stata anche accusata di utilizzare queste stesse politiche per bloccare i tentativi dei ricercatori legittimi di studiare la piattaforma.

Tuttavia, in questo caso, sembra che i creatori di OG App abbiano violato le politiche di Instagram. L’azienda non offre un’API pubblica agli sviluppatori per creare le proprie versioni di Instagram e gli sviluppatori di OG App hanno dichiarato di aver dovuto “decodificare” l’API di Android. Come anticipato nel precedente articolo l’app aveva anche sollevato problemi di privacy per il modo venivano protette le informazioni sugli account degli utenti.

Nonostante ciò, l’app aveva già guadagnato molti fan grazie alla sua esperienza semplificata e priva di pubblicità. L’app OG ha dichiarato di aver accumulato più di 10.000 download prima di essere rimossa dall’App Store e che nel corso dei mesi erano state apportate diverse modifiche su richiesta dello Store Apple affinché l’app rispettasse le sue politiche. Le modifiche erano state approvate.

Seguiremo lo sviluppo della vicenda e vi aggiorneremo.

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Carolina Napolano
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