Un recente rapporto di Storage Newsletter parla del declino delle spedizioni di HDD nel secondo trimestre di quest’anno, mostrando un calo consistente del 33% su base annua. La ragione di questo calo è la mancanza di una domanda costante da parte dei clienti, il che potrebbe non essere così sorprendente come sembra.

Lo scorso trimestre, le spedizioni di hard disk nel mercato consumer e business hanno raggiunto solo 45 milioni di unità. Per fare un confronto, nel 2010 gli HDD hanno raggiunto un picco di 651 milioni di unità, con una media di 162 milioni in ogni trimestre di quell’anno.

Tom’s Hardware osserva che il mercato aziendale è cresciuto costantemente con la necessità di HPC e che gli ambienti basati su cloud sono economici, con un consumo energetico minimo e offrono le dimensioni di archiviazione più significative rispetto alle unità SSD. Inoltre, gli HDD sono diventati un requisito sempre più importante con la crescita dei progressi scientifici e la necessità per i consumatori di dipendere dallo spazio digitale. Attualmente, la domanda di HDD per le aziende è relativamente stagnante, con un calo minimo degli ordini rispetto al 2021.

Nel recente rapporto, gli HDD da 2,5 pollici sono scesi del 40% in diversi trimestri, raggiungendo solo 11 milioni di unità spedite. Il calo delle spedizioni è dovuto al passaggio a opzioni di archiviazione “flash-based”.

L’elettronica di consumo e desktop ha subito il secondo declino, con una perdita del trenta per cento trimestre su trimestre, scendendo a soli 17 milioni di unità spedite. La mancanza di domanda per la vendita al dettaglio, per i PC e persino per l’utilizzo della sorveglianza è stata la causa principale, mentre l’inflazione dell’8,6% è stata l’altra causa. Si ipotizza che la criptovaluta Chia, che utilizza lo storage per estrarre la valuta, abbia provocato un aumento della domanda. Tuttavia, con il solo declino delle criptovalute, è molto probabile che questa causa specifica abbia avuto un effetto significativo.

Anche la riduzione dei prezzi delle unità SSD ha spinto consumatori e aziende a considerare l’opzione di archiviazione di nuova generazione rispetto agli HDD. I costi dei wafer per le NAND QLC e TLC sono scesi fino al tredici per cento nell’ultimo trimestre, e si prevede un dieci per cento nel terzo trimestre del 2022.

È solo questione di tempo prima che gli HDD vengano sostituiti dagli SSD nei mercati consumer e business, fino a quando non si presenterà una nuova soluzione di storage più performante nei settori tecnologici.

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