I modelli di iPad Pro del 2024 saranno dotati di pannelli OLED esclusivi prodotti in serie da Samsung Display. 

Secondo quanto riferito, Samsung ha stretto un accordo con la giapponese Ulvac: si dice che le due aziende abbiano avviato una trattativa sui prezzi per l’apparecchiatura di deposizione OLED Gen 8.5 che quest’ultima fornirà. Questa apparecchiatura dovrebbe produrre in massa pannelli OLED per la seconda generazione di iPad, il cui lancio è previsto per la fine del 2024.

Secondo le informazioni apprese da The Elec, Samsung deciderà il mese prossimo se investire o meno nella produzione di OLED Gen 8.5, ampliando così la sua attuale capacità di produrre pannelli OLED per vari dispositivi informatici come tablet e PC. L’utilizzo di substrati Gen 8.5 per questi pannelli più grandi, invece dei substrati Gen 6 utilizzati per gli smartphone, consente di risparmiare sui costi, suggerendo che la produzione di massa di questi schermi potrebbe essere meno costosa.

Si dice inoltre che Samsung produrrà pannelli OLED insieme a LG per le nuove versioni della gamma iPad Pro, che comprenderanno una versione da 11 pollici e una da 12,9 pollici. Poiché Apple introduce una tecnologia di visualizzazione avanzata nelle sue offerte più costose, come nel caso dell’introduzione del mini-LED nei modelli iPad Pro e MacBook Pro, è probabile che la tecnologia OLED arrivi prima per la gamma iPad Pro e poi per i prodotti meno costosi.

In precedenza, Samsung e Apple avrebbero avuto un diverbio sulla produzione di OLED per gli iPad, perché quest’ultima voleva un pannello a due stack in tandem che avrebbe contribuito ad aumentare di due volte la luminosità del pannello e a quadruplicarne la durata, a scapito dei costi. In seguito, Samsung ha accettato di produrre in massa i pannelli OLED secondo le richieste di Apple, ma solo a condizione che venisse effettuato un ordine sufficientemente grande.

Alla luce delle recenti informazioni, Samsung è disposta a procedere con la produzione di massa di schermi OLED destinati ai modelli di iPad di seconda generazione, anche se ci vorranno un paio d’anni prima che questi prodotti si concretizzino.

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