Mentre l’intero settore tecnologico sta assistendo a importanti cali di prezzo sulle scorte esistenti, Intel starebbe pianificando di fare l’opposto quest’autunno con un aumento dei prezzi delle CPU e di vari altri componenti fino al 20%.

In un rapporto pubblicato da Nikkei Asia, si legge che Intel ha informato i propri clienti di un aumento dei prezzi che interesserà la maggior parte delle CPU e vari altri componenti come i controller. I clienti di Intel si aspettano che l’aumento dei prezzi abbia effetto a partire dall’autunno di quest’anno. L’elenco dei prodotti interessati comprende CPU per server client computing e un elenco di altri componenti come i controller Wi-Fi e di connettività.

Questi tre segmenti di CPU e chip rappresentano la maggior parte delle attività di Intel e l’azienda prevede aumenti di prezzo a una cifra, fino al 10-20% su alcuni prodotti. I prezzi non sono ancora stati definiti, ma Intel ha comunicato con i suoi partner e clienti per prepararsi all’aumento dei prezzi. Questo rapporto evidenzia anche i prodotti di punta delle CPU per il client computing e sappiamo che il team blu sta per lanciare le sue nuovissime CPU Raptor Lake per desktop e notebook di 13a generazione entro il quarto trimestre del 2022 e il primo trimestre del 2023. È probabile che, quando questi componenti verranno presentati al pubblico, il loro prezzo sarà leggermente più alto.

La ragione principale di questo aumento è da ricercarsi nell’aumento dei costi di produzione e nei materiali costosi utilizzati per la creazione dei chip di Intel. Questo aumento dei prezzi si allinea anche con l’impennata dell’inflazione, non solo negli Stati Uniti ma a livello globale, che ha portato i prezzi dei prodotti al consumo ad aumentare fino al 10% nel mese di giugno.

I partner di Intel, come ACER e ASUS, hanno messo in guardia da una flessione, affermando che la carenza di chip non è più un problema, ma con la diminuzione della domanda di PC nel segmento consumer, questo aumento dei prezzi avrà un impatto negativo su queste aziende. Ci si aspetta che anche altre aziende, come AMD e NVIDIA, seguano l’esempio, dato che fanno tutte parte dell’industria tecnologica e il cambiamento del panorama porterà anche loro ad adeguare i prezzi dei prossimi prodotti.

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