Pixalate trova oltre 1,5 milioni di app mobili “abbandonate” in Google e negli Apple Store a partire dal primo trimestre del 2022.
Google e Apple si preparano a rimuovere circa il 33% di tutte le app dai loro store ufficiali perché sono state “abbandonate” dai rispettivi sviluppatori, ovvero non ricevono aggiornamenti da più di due anni.
I dati sono stati diffusi attraverso un sondaggio di Pixelate. Secondo i risultati, la percentuale di titoli abbandonati rappresenta oltre 1,55 milioni di app per Android e iOS. Sul totale, 314.000 app non vengono aggiornate da più di cinque anni, un fattore allarmante che può attirare l’attenzione degli hacker.
Pixelate rivela che 869.000 app dal Play Store e 650.000 dall’App Store non sono state aggiornate in oltre due anni. È interessante notare che tra le app obsolete da più di cinque anni, 184.000 (58%) si trovano sull’App Store e 130.000 (42%) si trovano sul Play Store.
Per mettere i dati in prospettiva, tieni presente che questi titoli non sono stati aggiornati dall’arrivo di Android 8 e iOS 11. Da allora, la mancanza di aggiornamenti ha portato a una grave violazione della sicurezza per gli hacker che, a loro volta, potrebbero sfruttare il vecchio codice delle applicazioni, aggirare i livelli di protezione e infettare i dispositivi con malware.
Google ha una politica di limitazione dei titoli abbandonati dai suoi sviluppatori. Le app che non ricevono un aggiornamento entro il periodo di due anni non verranno più indicizzate nei risultati di ricerca del Play Store. Apple ha anche l’abitudine di ripulire lo store ufficiale di iOS.
Secondo il rapporto, la maggior parte delle app trascurate rientra nelle categorie “Giochi” e “Istruzione”, entrambe comuni tra bambini e adolescenti. Comoda la mossa dei colossi della tecnologia, in quanto collegare il rischio di attacchi di hacking a un pubblico giovane potrebbe causare seri problemi di pubbliche relazioni.
