Sembra che l’iniziativa della Privacy Sandbox di Google non stia andando secondo i piani prestabiliti.

I dati diffusi da Statcounter mostrano che Google Chrome è il browser più utilizzato al mondo, corrispondente al 65,8% della quota di mercato a giugno 2022, risultato raggiunto dopo che lo sviluppatore ha attirato gli utenti dalla concorrenza con l’implementazione di nuove funzionalità e l’attenzione alla privacy della community.

Una delle proposte dell’azienda per proteggere i dati dei consumatori è la Privacy Sandbox policy, un progetto che suggerisce l’adozione di misure per ridurre l’uso di cookie e tracker da parte di terzi. Questi cambiamenti sono stati annunciati nel 2019 da Google e avrebbero dovuto entrare in vigore da quest’anno, cosa che non dovrebbe accadere.

Secondo le informazioni, la Big Tech ha esteso la scadenza per l’attuazione della nuova politica nel suo browser al 2024 sulla base del fatto che non ha ancora “sistemato le cose nel suo ecosistema”. Questa è la seconda volta che la data di arrivo di Privacy Sandbox for Everyone è stata posticipata da Google.

Nonostante ciò, l’azienda ha testato questa funzionalità nei suoi canali di sviluppo al fine di verificare eventuali problemi che potrebbero apparire nella versione ufficiale. Sebbene questo strumento si muova lentamente, lo sviluppatore sta ampliando i test di disabilitazione dei cookie.

Secondo Google, il canale di test Sandbox verrà ampliato a più persone a partire da agosto, tuttavia, per ora non c’è un calendario prestabilito per l’arrivo ufficiale della novità. L’aspettativa è che la navigazione online come la conosciamo sarà “rivoluzionata” dopo l’introduzione di questa funzionalità.

In breve, lo scopo è raccogliere varie informazioni sulla navigazione di uno specifico utente e mischiare i dati con quelli di altre persone che utilizzano Chrome, così le aziende non avranno accesso alla cronologia delle ricerche di una singola persona, ma di una community con interessi simili.

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