La Commissione federale per le comunicazioni (FCC) degli Stati Uniti ha stabilito una nuova regola per affrontare il problema della spazzatura spaziale.

La FCC, la commissione federale per le comunicazioni degli Stati Uniti, ha indicato una nuova regola per affrontare il crescente rischio di “spazzatura spaziale” o di satelliti e altri detriti abbandonati che richiederà agli operatori della Terra bassa di deorbitare i loro satelliti entro cinque anni dal completamento delle missioni. Le precedenti linee guida della NASA indicavano 25 anni come tempo limite previsto. 

La presidente della FCC Jessica Rosenworcel ha dichiarato che 25 anni sono tanti, troppi aggiungeremmo. “Non c’è più motivo di aspettare così a lungo, soprattutto nell’orbita terrestre bassa. La seconda era spaziale è arrivata. Affinché continui a crescere, dobbiamo fare di più per ripulire le nostre strade in modo che l’innovazione spaziale possa continuare a rispondere“.

Rosenworcel ha fatto notare che dal 1957 sono stati lanciati circa 10.000 satelliti del peso di “migliaia di tonnellate metriche“, e che oltre la metà di questi sono ormai defunti. La nuova regola “significherà più responsabilità e meno rischi di collisioni che aumentano i detriti orbitali e la probabilità di guasti alle comunicazioni spaziali“.

Alcuni rappresentanti statunitensi non sono però d’accordo con la decisione ritenendo che tali decisioni vengono generalmente prese dalla NASA.

La NASA ha dichiarato che ci sono “23.000 pezzi di detriti più grandi di una palla da softball in orbita intorno alla Terra” e sono abbastanza veloci perché un pezzo relativamente piccolo di detriti orbitali danneggi un satellite o un veicolo spaziale. Ovviamente vi sono detriti di dimensioni più grandi ed altri molto più piccoli. In ogni caso il problema dei rifiuti nello spazio va affrontato e non si tratta di un problema da poco in vista dei tanti progetti che riguardano lo spazio.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.