La Walt Disney Company ha iniziato questa settimana la prima fase di un provvedimento che prevede il licenziamento di circa 7.000 posti di lavoro nell’azienda. Il processo fa parte di un piano di risparmio da 5,5 miliardi di dollari annunciato dalla società a febbraio.

Il piano di tagli occupazionali della Disney, che prevede l’eliminazione di 7.000 posti di lavoro, sta per iniziare: il primo dei tre cicli di licenziamenti inizierà questa settimana, come ha dichiarato l’amministratore delegato Bob Iger in una nota ai dipendenti ottenuta dalla CNBC. Secondo Iger, il personale interessato da questo primo ciclo di licenziamenti sarà informato dai dirigenti “nei prossimi quattro giorni”. La seconda tornata di tagli, che dovrebbe riguardare “diverse migliaia” di persone, avverrà nel mese di aprile. Il terzo round avverrà “prima dell’inizio dell’estate”.

Iger ha rivelato per la prima volta a febbraio che la società stava pianificando i tagli, il che significa che i dipendenti stanno aspettando da settimane di sapere se avranno ancora un lavoro alla Disney. E dato che le voci di potenziali licenziamenti sono emerse subito dopo il ritorno di Iger come amministratore delegato a novembre, l’attesa è stata probabilmente ancora più lunga dell’annuncio ufficiale di Iger.

“Come vi ho comunicato a febbraio, abbiamo preso la difficile decisione di ridurre la nostra forza lavoro complessiva di circa 7.000 unità come parte di un riallineamento strategico dell’azienda, che comprende importanti misure di risparmio dei costi necessarie per creare un approccio più efficace, coordinato e snello alla nostra attività”, ha scritto Iger nella nota. A febbraio, Iger ha dichiarato di avere come obiettivo 5,5 miliardi di dollari di risparmi sui costi dell’azienda.

La Disney è solo l’ultima delle molte aziende di Big Tech ad annunciare licenziamenti a tappeto, con Apple e Amazon che hanno tagliato migliaia di posti di lavoro in più rispetto a quanto inizialmente previsto.

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