Crypto.com ha rimborsato per errore 10,5 milioni di dollari australiani ad una donna ed ora sta cercando di recuperarli. Vediamo i dettagli

L’anno scorso l’australiana Thevamanogari Manivel ha presentato una richiesta di rimborso a Crypto.com di 100 dollari australiani. Invece ha ricevuto molto (ma molto) di più. A quanto pare a causa di un dipendente che ha inserito per errore il suo numero di conto nella sezione di pagamento di un modulo di rimborso, la società ha versato 10,5 milioni di dollari australiani sul suo conto.

Secondo quanto riportato, Crypto.com ha effettuato il rimborso troppo generoso nel maggio dello scorso anno ma ha impiegato 7 mesi per accorgersi dell’errore, quando cioè ha fatto una verifica nel mese di dicembre.

Manivel ha tenuto il denaro e lo ha trasferito su un conto bancario. Da parte sua Crypto.com si è fatta avanti per avere indietro il denaro versato erroneamente. Un tribunale ha concesso a Crypto.com il blocco del conto a febbraio. Il Guardian riporta che la maggior parte del denaro era già stata spostato su altri conti, che sono stati successivamente congelati. Inoltre, Manivel avrebbe speso parte dei soldi per una casa (immaginiamo una gran bella casa) trasferendone la proprietà alla sorella, che vive in Malesia e pare non sia reperibile. Il tribunale ha ordinato la vendita della proprietà il prima possibile e la restituzione dei fondi a Crypto.com con gli interessi. Il caso tornerà in tribunale a ottobre.

Si può pensare che qualche tempo fa Crypto.com sarebbe stata disposta a cancellare il rimborso come uno sfortunato errore, ma questo è stato un anno difficile per il mercato delle criptovalute, che ha subito un vero e proprio crollo, quindi forse non è troppo sorprendente che Crypto.com stia cercando di recuperare il denaro da Thevamanogari Manivel.

Articolo precedenteSamsung prende in giro Apple e iPhone 14 nel nuovo spot
Articolo successivoWhatsApp, possibile nascondere il numero per gli account aziendali
Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.