Le chiavette USB sono oggetti di utilizzo comune, impiegate tanto in ambito lavorativo quanto nelle normali attività quotidiane, magari per conservare programmi, foto, video, file, canzoni e addirittura film. Sin dalla loro introduzione sul mercato hanno riscosso un grandissimo successo, grazie ad alcuni fattori chiave come la praticità e le dimensioni ridotte.

Disponibili inizialmente con capacità molto contenute, nel corso degli anni si sono evolute presentando dimensioni sempre più personalizzate e idonee alle varie necessità. C’è chi mette tutto il backup del pc in una sola chiavetta USB, e chi si limita a trasferirci sopra file di dimensioni più contenute come immagini o canzoni.

Anno dopo anno le pennette USB sono state proposte sul mercato con design sempre più originali ed innovativi, soddisfacendo anche le esigenze estetiche degli utenti. Conosciamo meglio la storia di questi prodotti, come si sono evoluti nel tempo in chiave tecnologica ed estetica e come scegliere il modello più indicato in base alla capacità.

La storia delle chiavette USB

Le chiavette USB furono presentate sul mercato nel 1999 e da subito rappresentarono una vera rivoluzione, mandando in pensione o comunque riducendo di molto l’uso di CD e DVD. La prima chiavetta a fare il suo esordio fu la ThumbDrive della Trek Technology di Singapore e presentava solo 8 megabyte di spazio.

Una dimensione così ridotta sembra un’inezia se paragonata ai modelli moderni, ma non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di oltre 20 anni fa. Col tempo le pennette si sono evolute, anche nella capacità, e nel 2017 al CES di Las Vegas fu presentata la Kingston Technology che aveva una capacità “monstre” di 2 terabyte.

La capacità di una chiavetta USB

Oggi tutti sanno come inserire una chiavetta USB: basta collocarla nell’apposita presa del pc nel verso corretto, trasferirci sopra i dati richiesti e poi rimuoverla secondo la procedura “Rimozione sicura dell’hardware“. Risulta un po’ più complicato scegliere la capacità della chiavetta più indicata secondo le proprie necessità, proprio perché c’è una grande offerta.

La maggior parte delle chiavi USB disponibili oggi sul mercato spaziano dai 16 ai 256 GB, mentre quelle da utilizzare a livello professionale vanno da 512 GB fino a 1 TB ed anche oltre. Naturalmente maggiore è la capacità del dispositivo e maggiore è il suo prezzo.

Come scegliere allora la capacità più indicata? Dipende dalle finalità di utilizzo e dal tipo di file che si intende trasferire. Chi lavora con i video, ad esempio, dovrebbe optare per un modello dalla capacità piuttosto elevata. Una chiavetta da 16 GB può contenere pochi minuti in caso di video di alta qualità, ma può tranquillamente salvare migliaia di documenti di testo o di foto.

Chi deve salvare file di piccole dimensioni, come testi, foto o brevi video, può tranquillamente optare per modelli di capacità media. Chi invece deve farne un utilizzo professionale, salvando quindi file audio o video di grandi dimensioni, farebbe bene a scegliere modelli dai 512 GB in poi.

Un architetto che deve salvare progetti di ampie dimensioni o un dj che deve trasferire migliaia di file audio su una pennetta, dovrebbe scegliere modelli dall’elevata capacità di memoria.

Dimensioni, design e materiali

Al momento dell’acquisto di una chiavetta bisogna prendere in considerazione altri 3 aspetti: le dimensioni, il design ed i materiali.

Le porte USB nella maggior parte dei casi si trovano vicino ad altre prese, quindi è importante valutare che la scocca della chiavetta non impedisca l’uso di altre periferiche. Ci sono poi mini chiavette USB, dalle dimensioni estremamente minimal che possono essere portate senza alcun ingombro anche nel portafogli.

Molti passi in avanti sono stati fatti anche nell’estetica e nel design, tant’è che molte aziende propongono pennette USB personalizzate come idee regalo per i loro clienti, o semplicemente da commercializzare con il logo bene in vista. In questo modo le pennette si trasformano in veicoli itineranti di pubblicità, che sponsorizzano il marchio e ne aumentano la visibilità e la brand awareness di un’azienda. Le aziende possono così fidelizzare i loro clienti e diffondere il loro brand, a costi decisamente contenuti e con un ottimo ritorno d’immagine.

In commercio sono disponibili pennette USB dai colori e dai design più svariati, ma un’ultima considerazione va fatta sui materiali utilizzati per realizzare il device. Generalmente la scocca esterna è realizzata in plastica o in metallo, ma ci sono anche modelli “eco-friendly” realizzati in legno riciclato dall’aspetto molto suggestivo. Questa è una soluzione indicata per quei brand che hanno adottato una filosofia “green” e quindi, per fidelizzare ed attirare i clienti, possono commercializzare pennette USB in legno riciclato per assecondare e soddisfare il desiderio di ecosostenibilità del pubblico di massa.

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Carolina Napolano
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