Esistono cuffie e cuffie. Quelle che si trovano solitamente negli scaffali e nei cestoni delle catene di elettronica o nei centri commerciali potrebbero andar bene quando vogliamo ascoltare un po’ di musica su YouTube, ma quando si tratta di giocare, le cose cambiano. Una cuffia gaming è un’altra cosa: deve avere la possibilità di riprodurre al meglio i suoni potenti e strabordanti delle esplosioni, ma allo stesso tempo devono essere in grado di far percepire i rumori dei passi, lo sbattere di una porta o il “clic” di un cane che si arma. Meglio ancora se tutto questo è supportato da un audio multicanale, che contribuisce a offrire una maggior direzionalità al suono.

Con il filo o senza?

Questo dilemma, che sembra banale, non lo è affatto, anzi: è sostanziale. Le cuffie con il filo sono quelle che garantiscono la minor latenza, quindi sono potenzialmente la scelta migliore per i giocatori, tuttavia hanno il non trascurabile svantaggio di avere un cavo che, per la ben nota legge di Murphy, si aggroviglierà con sempre maggior frequenza e finirà per farti cadere le cuffie dalla testa proprio quando più queste ti servirebbero di più. Il problema del filo non si pone con le cuffie wireless, tuttavia queste tendono a riprodurre i suoni con qualche istante di ritardo rispetto al momento in cui vengono generati dal PC o dalla console. Questo brevissimo lag è spesso sufficiente per far storcere il naso ai gamer più esigenti.

Altro piccolo inconveniente delle cuffie senza fili è il fatto che vanno alimentate a batteria e necessariamente bisogna ricordarsi di ricaricarle prima di rimanere senza audio nel bel mezzo dell’azione. Per fortuna, spesso basta una ricarica settimanale per star tranquilli e la cosa buona è che anche durante la ricarica le cuffie possono essere utilizzate normalmente.

Elementi da tenere in considerazione

In un mondo ideale, prima di acquistare una cuffia la si dovrebbe poter provare. Purtroppo la cosa non è sempre possibile. Diciamo che, in generale, quasi tutte le cuffie dispongono di un archetto comodo e dotato di diverse regolazioni per gli auricolari veri e propri. Nessuna di esse può essere considerata davvero scomoda, ma alcune tendono a riscaldare un po’ troppo le orecchie, altre invece esercitano una pressione a volte fastidiosa contro la testa o tendono a perdere la regolazione dell’ampiezza.

Da non trascurare il microfono, che dev’essere regolabile e sufficientemente stabile da assecondare i nostri movimenti durante il gioco. Inoltre, sono graditi i sistemi di soppressione dei rumori di fondo, grazie ai quali la voce viene trasmessa più chiaramente al nostro interlocutore.

Computer, console o entrambi?

Se le cuffie con filo e jack audio da 3,5 sono utilizzabili praticamente ovunque vi sia disponibilità di una presa audio, il discorso si complica leggermente per le cuffie wireless. Non tutte, difatti, funzionano quando le si collega a una console a causa del dongle USB utilizzato per la connessione che non sempre è compatibile con esse. Prima di acquistare una cuffia conviene sempre verificare che questa sia compatibile con il dispositivo sul quale verrà poi utilizzata effettivamente. Tra le cuffie gaming da noi recensite nel tempo, ne trovi alcune compatibili sia con le console che con dispositivi Android, purché dotati di presa USB-C.

Chi ama la personalizzazione farebbe bene a considerare le cuffie dotate di software da installare sul computer, come le Logitech G733, ad esempio, che permettono di adattare la resa sonora alle esigenze dell’utente memorizzando fino a 12 profili audio che possono essere scelti volta per volta, ad esempio per enfatizzare un certo tipo di musica oppure i dialoghi o i bassi profondi delle esplosioni di un videogioco.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.