Il governo cinese ha accusato gli Stati Uniti di voler “dominare e militarizzare lo spazio”.

Gli Stati Uniti e la Cina hanno una forte relazione commerciale che incoraggia l’importazione e l’esportazione di prodotti tra le due potenze mondiali, ma secondo le informazioni rivelate recentemente da un membro del governo cinese, questo accordo amichevole non sembra estendersi oltre l’atmosfera terrestre.

Durante un’intervista rilasciata questa settimana a un canale televisivo locale, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha affermato che il Paese occidentale ha “rubato informazioni di intelligence e si è impegnato in ricognizioni ravvicinate nel dominio spaziale, proprio come ha fatto in altri domini”, sottolineando che gli Stati Uniti intendono dominare lo spazio.

Sebbene questa collocazione sia stata una delle più evidenti durante la conferenza stampa, il portavoce ha anche affermato che “Questo [dominio] porterebbe un serio impatto negativo sulla stabilità strategica globale e rappresenterebbe una grave minaccia per la pace e la sicurezza nello spazio esterno”, riferendosi al National Space Intelligence Center.

Questo ente statunitense ha un budget annuale di 24,5 miliardi di dollari – pari a quello destinato alla NASA per la ricerca aerospaziale – per la ricerca e lo sviluppo di metodi di attacco e difesa nello spazio. Per Lijian, gli investimenti dell’amministrazione Biden in questo settore suggeriscono che il Paese intende militarizzare lo spazio.

In maniera più concisa, il portavoce si è spinto a dire che “gli Stati Uniti sono l’attore principale che trasforma lo spazio esterno in un’arma e in un campo di battaglia”, suggerendo che la Cina cerca la pace ma è provocata dallo Zio Sam.

Parallelamente alle accuse tra Cina e Stati Uniti c’è la NASA, un ente che questa settimana ha iniziato a mettere in guardia sulla possibilità che la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) venga dismessa nel 2030 e che non ci sia un sostituto pronto a prendere il suo posto come laboratorio spaziale.

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