Quando è stata messa in vendita sull’Apple Store, in molti hanno storto il naso, e come dargli torto: 149€ per una cover batteria, in silicone, disponibile per iPhone X/XS, XR e XS Max, sono tanti se pensiamo che in fondo un power bank che ricarica totalmente il nostro dispositivo, costa decisamente meno.

A livello estetico è stato migliorato il design, facendo svanire la gobba centrale (dove sono alloggiate le batterie) vista nei precedenti modelli per iPhone 7, e collocandola nella zona inferiore della cover, restituendo così un prodotto più maneggevole.

Il punto però è un altro perché, come in tutte le “invenzioni” di casa Apple, quello che stupisce è che hardware e software si sposano perfettamente, dando vita ad un prodotto unico.

Il case è realizzato in silicone di buona fattura, lo stesso delle custodie normali marchiate Apple, ed è disponibile in due colori, bianco e nero.

La parte superiore è morbida e consente di spiegarsi per poter permettere l’inserimento dell’iPhone, facendolo scivolare dall’alto verso la parte bassa, che rimane rigida e dove si trova il connettore lightning.

Il peso del case da solo è di 200 grammi circa, che sommati ai 100 grammi circa di iPhone XS, restituisce un dispositivo di circa 300 grammi, abbastanza elevati per l’uso quotidiano.

Questo case peró non deve essere usato tutti i giorni, ma solo quando sappiamo che abbiamo bisogno del nostro iPhone per tenerci compagnia fino a tardi.

Il case viene fornito la prima volta completamente scarico, si può ricaricare sia tramite lightning che tramite ricarica wireless. Una volta carico, inserendo il nostro iPhone nel case, iOS gestisce l’uso della batteria.

Inizialmente nella schermata home appare lo stato di entrambe le batterie.

Successivamente possiamo controllare lo stato dal centro notifiche tramite il widget batteria.

L’indicatore di ricarica della batteria ci segnala che iPhone è in carica, ma a differenza delle cover batteria di terze parti, non è così: iOS infatti gestisce il consumo della batteria, andando ad esaurire prima la smart battery case e solo quando questa sarà completamente scarica, inizierà il consumo della batteria di iPhone.

In una giornata insolita per il mio test, ho acceso iPhone alle 7:40.

Dopo un po’ di minuti passati sui social network e qualche sms mattutino, ho iniziato ad usare il dispositivo in maniera più intensa, trovandomi su un pullman in direzione Roma, partito da Alessandria.

Alle 10 la situazione era la seguente:

Ho iniziato quindi un periodo di forte “stress”: montaggio di un mini video con iMovie, navigazione sui social, visione di diversi video su YouTube, partite al mobile game di Fifa, ascolto di musica in streaming su Apple Music, e alle 13:20 la situazione era la seguente:

Ho continuato l’utilizzo di iPhone meno intensamente, con l’invio di qualche email, un po’ di navigazione sui Safari e sui social, un partita ai videogame ogni tanto, e qualche video su YouTube.

Alle 16:40 il case ha esaurito la sua carica:

iOS ha iniziato pertanto a consumare la batteria di iPhone. Andando in impostazioni/batteria, e verificando lo stato del suo consumo, troviamo questa sorprendente schermata:

La batteria dell’iPhone non risulta in carica, ma solamente in uno stato di “sospensione”, per il periodo di consumo del case. Ora si capisce meglio il perché dello “smart” davanti al nome “battery case“.

La durata complessiva del case è stata di circa 9 ore di orologio, con un utilizzo pieno di 5 ore e 23 minuti.

Devo dire che è sicuramente un dispositivo costoso, ma vale la pena di averlo se pensate di dover restare per lunghi periodi senza la possibilità di poter caricare il proprio iPhone.

Benché molti di voi mi daranno del pazzo per quello che sto per dire, mi sento di consigliarla, nonostante il prezzo e soprattutto il peso.

Sinceramente preferirei avere un dispositivo che raggiunga da solo certi tempi di utilizzo, anche a discapito della sottigliezza, ma non potendo avere tutto insieme, mi accontento di questa smart battery case.

Chissà se con iPhone XR o XS Max avrei raggiunto simili traguardi senza questo case… mi terrò il dubbio per ora, lo schermo da 5,8″ è troppo comodo per me.

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Marco Cereseto
Sono stato “folgorato” dai prodotti Apple nel 2010 con iPhone 3GS, anche se il primo vero prodotto fu iPod nano. Poi da lì ho iniziato ad appassionarmi sempre di più ai prodotti e alla filosofia di Cupertino, fino a diventare esperto di ogni trucco e segreto.