Gli esperti hanno individuato un’app per Android contenente uno spyware che è stata scaricata più di 50.000 volte da Google Play e che va subito disinstallata.

I ricercatori di ESET hanno individuato un’app distribuita dallo store di Google su Android che contiene alcuni dei peggiori spyware e malware esistenti. Stiamo parlando dell’app “iRecorder – Screen Recorder”.

Secondo ESET, l’applicazione è stata rilasciata nel settembre 2021 ma ha iniziato a ricevere malware e spyware solo un anno dopo, nell’agosto del 2022, in seguito ad un aggiornamento, quando si ritiene che sia diventata parte di una campagna di spionaggio internazionale su larga scala.

Secondo gli esperti, il malware e lo spyware integrati attraverso gli aggiornamenti hanno consentito a iRecorder di rubare informazioni sulla messaggistica, registrare le telefonate, avere accesso a file, ascoltare le conversazioni con il microfono del dispositivo e persino di hackerare altre app per rubare dati personali, andando oltre dunque lo spionaggio, che già di per sé rappresenta una grave violazione della privacy.

Fortunatamente l’applicazione iRecorder – Screen Recorder è già stata rimossa dal Google Play Store ma rappresenta comunque un grande pericolo se è ancora installata suo uno smartphone; inoltre l’app è stata scaricata più di 50.000 volte dallo store di app.

Pertanto, si consiglia di disinstallare l’applicazione immediatamente se è ancora presente sul proprio smartphone, di fare una scansione accurata con un buon antivirus e di cambiare tutte le password se si notano strani movimenti nei propri account. Si consiglia di formattare il dispositivo se si notano attività sospette.

Questa non è certamente la prima app dannosa per Android individuata dagli esperti. Nel mese di febbraio era stata individuata l’app Fast Cleaner, camuffata da strumento per risparmiare batteria e migliorare le prestazioni del proprio smartphone ma che in realtà nascondeva un trojian bancario, anch’essa installata da oltre 50.000 utenti prima di essere rimossa. A marzo è stato il turno del trojian SharkBot nascosto in un’app antivirus. Potremmo continuare ancora a lungo e sicuramente questi non saranno gli ultimi casi, nonostante l’attenzione di Google. Il consiglio è quello di prestare attenzione alle app che si scaricano, anche se da store ufficiale, e di restare sempre informati.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.