La tecnologia ha compiuto passi da gigante, negli ultimi vent’anni. Ma quelli compiuti negli ultimi tempi, forse, bastano più del dovuto. Non sorprende che oggi si parli sempre più spesso dello sviluppo delle cosiddette tecnologie immersive, un’espressione che fa riferimento alla capacità dei mezzi digitali di coinvolgere profondamente l’utente. Questa caratteristica è comune a diverse tipologie di intrattenimento online e si manifesta attraverso elementi quali l’interazione, il dialogo e l’ingaggio attivo del pubblico. In sostanza, possiamo definire l’immersione come un’esperienza avvolgente e partecipativa, capace di catturare l’attenzione dell’utente e di trasportarlo in un mondo virtuale realistico e stimolante.

L’immersione, in questo contesto, si riferisce agli effetti che l’utente sperimenta all’interno dell’ambiente virtuale. Qui entrano in gioco tecnologie innovative come la realtà virtuale (VR), che garantiscono un elevato grado di immersione grazie alla loro natura e finalità. Pur essendo ambienti generati digitalmente, questi spazi riescono a coinvolgere in maniera profonda il cervello e i sensi dell’utente, creando un’esperienza estremamente realistica. In definitiva, la linea di demarcazione tra realtà e ambiente virtuale diventa sempre più sfumata, rendendo difficile per l’utente distinguere tra i due mondi.

Tecnologie come la VR sono oggi utili in molti settori. In campi come quello dell’istruzione, la VR ha rappresentato un’evoluzione del concetto del “learning by doing”, affiancando a secoli di pedagogia uno strumento oggi capace di garantire migliori performance di apprendimento.

Un tempo si diceva “imparare facendo” e oggi possiamo affermare con la stessa convinzione “imparare giocando”. Infatti, studi autorevoli dimostrano che l’apprendimento attraverso il gioco porta chiari benefici in termini di autoregolazione, flessibilità, negoziazione, capacità decisionale, creatività e risoluzione dei problemi.

Senza dubbio, gran parte del merito è da attribuire all’immersività offerta dai mezzi digitali. Il livello di coinvolgimento dell’utente è strettamente legato all’attenzione e all’interesse verso l’ambiente simulato, e quindi al contenuto del mondo virtuale stesso. È fondamentale, quindi, che gli utenti selezionino attentamente i contenuti con cui interagire, in modo da trarre il massimo beneficio dall’esperienza ludica e formativa offerta dai giochi e dalle tecnologie immersive.

Tuttavia, molto dipende anche dal contenuto stesso. Il mondo del gioco online offre, in termini di immersività, un’ampia gamma di possibilità. In particolare, come confermano gli esperti di questo sito specializzato, il settore delle slot machine si è evoluto in un ambito altamente immersivo dal punto di vista digitale, grazie alla vasta varietà di temi e di gameplay, nonché all’unicità dei provider che le sviluppano.

I provider, noti anche come software house, hanno una storia consolidata nel mercato, soprattutto quelli presenti da più tempo. Ognuno di essi presenta caratteristiche distintive, come narrazione, effetti audiovisivi, features e gameplay interattivi. Inoltre, ciascun provider mantiene un’impronta unica e riconoscibile.

Le software house più popolari si contraddistinguono anche in termini di identità, in base ai prodotti e alle peculiarità. Per garantire un’esperienza immersiva, è importante anche avere una traccia distintiva e inconfondibile che non disorienti l’utente durante l’utilizzo di un contenuto.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.