FacilityLive è un motore di ricerca semantico, un tipo di tecnologia che associa un significato contestuale alle parole e alle frasi utilizzate come chiavi di ricerca. Grazie a questa capacità di analizzare il linguaggio naturale riesce a restituire solo i risultati pertinenti, tralasciando quelli casuali, a differenza di Google, che interroga tutte le pagine web dove compaiono le occorrenze di una parola prima di selezionare quelle che hanno rilevanza statistica maggiore. Oltre a decodificare meglio la domanda dell’utente (facendogli risparmiare tempo), rispetto ai motori tradizionali FacilityLive offre un’esperienza personalizzata.

Come funziona

Il sistema permette infatti di organizzare le informazioni attraverso un’interfaccia dinamica composta da tre elementi. Primo, una serie di icone che si configurano in automatico in base alla ricerca utili per categorizzare i contenuti trovati. Secondo, l’Iperlente per aprire e modificare qualunque documento senza spostarsi dalla pagina principale. Poi, l’Infobag dove si può accumulare il materiale da salvare, scaricare, acquistare o inviare per e-mail. In questo modo, ogni volta si genera una vera e propria pagina web personalizzata, da cui il motto dell’azienda: “una ricerca, un sito”. La possibilità di costruire rapidamente interi dossier informativi è vantaggiosa in particolare per le aziende e le pubbliche amministrazioni, che devono gestire banche dati molto vaste. Pensiamo all’impiegato comunale che in pochi clic riesca a visualizzare in una sola pagina tutto il fascicolo di tasse, multe e contributi di un cittadino. O al portale di un’azienda di trasporti che ci restituisca l’orario corretto di un mezzo anche se scriviamo un generico “domani” o “lunedì” dopo il nome della destinazione.

Un lungo cammino

Mettere in piedi un motore di ricerca non è certo cosa facile. Quando nasce il prototipo di FacilityLive, agli inizi degli anni 2000, i suoi ideatori Gianpiero Lotito e Mariuccia Teroni collaborano già da quasi trent’anni. Insieme hanno lavorato alla digitalizzazione dei materiali di noti editori italiani. Tra il 2006 e il 2012 ottengono brevetti in più di 40 Paesi del mondo, compresi gli USA. Intanto, grandi aziende internazionali del calibro di Vodafone, Accenture e Unicredit scelgono FacilityLive come motore di ricerca interno. Il 2013 è un punto di svolta: i due fondatori rifiutano la proposta di portare il progetto nella Silicon Valley perché vogliono provare a costruire un’azienda globale a partire da una piccola città come Pavia. Hanno in mente una grande industria tecnologica europea in grado di competere con i colossi americani. Il piano è ambizioso ma cresce di anno in anno: nel 2014 FacilityLive è l’unica startup europea ad entrare nell’EIF, il forum di Internet, e la prima azienda non britannica ad essere ammessa al programma ELITE della Borsa di Londra, che aiuta le aziende più competitive a scalare il mercato globale; nel 2017, con più di 30 milioni di capitale privato raccolto, è la startup più finanziata d’Europa e viene incaricata dalla Commissione Europea di progettare il portale unico della pubblica amministrazione comunitaria. Lo stesso anno realizza l’app e il motore di ricerca per il sito ufficiale del G7. Non sappiamo ancora quando e se potremo usare FacilityLive al posto di Chrome, ma di certo l’azienda ha grinta da vendere!

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